(di Francesco Rodella)
Anche nel 2025 un artista nato in
Italia sarà tra i protagonisti dell'anno al Museo del Prado. In
questo caso, la scelta è ricaduta su Paolo Veronese: al pittore
cinquecentesco verrà dedicata una mostra temporanea monografica,
in programma dal 27 maggio al 21 giugno. Curata dal direttore
del Prado, Miguel Falomir, e dall'esperto italiano Enrico Maria
Dal Pozzolo, professore associato all'Università degli Studi di
Verona, l'esposizione comprenderà 120 opere provenienti dalla
collezione del museo madrileno e da diverse istituzioni
culturali internazionali.
"Vogliamo portare all'attenzione uno dei pittori più
importanti e influenti dell'arte occidentale, un pittore dei
pittori, idolatrato da artisti di varie epoche", ha sostenuto
Falomir nel corso di una presentazione della programmazione 2025
del Prado alla stampa. "Ci saranno opere della sua gamma più
alta", ha aggiunto, facendo l'esempio di dipinti come 'Marte e
Venere uniti dall'amore', proveniente dal Metropolitan Museum di
New York, o la 'Cena in casa di Simone il Fariseo', custodito
presso la Galleria Sabauda di Torino.
L'attuale direttore del museo madrileno ha inoltre spiegato
che la mostra, la quale verrà allestita presso le sale A e B ed
è sponsorizzata dalla Fondazione Axa, "copre tutta la sua
produzione" del Veronese, vissuto tra il 1528 e il 1588. E ha
ricordato come, anni fa, avesse già curato per il Prado altre
due esposizioni su pittori emblematici dell'arte italiana,
Tiziano (2004) e Tintoretto (2007). "Ho sempre avuto il sogno di
chiudere questa triade magica del Rinascimento veneziano con una
mostra dedicata al Veronese, e ora è arrivato il momento", ha
detto Falomir.
Nel 2025 del Prado ci sarà però spazio anche per altri
maestri pittorici. La prima mostra temporanea dell'anno (18
febbraio - 15 giugno) sarà infatti dedicata a El Greco, con
focus sulle opere che l'artista vissuto a cavallo tra XVI e XVII
secolo realizzò per il Monastero di Santo Domingo El Antiguo a
Toledo. "Ci sono artisti che vengono associati a spazi fisici
specifici, come Michelangelo alla Cappella Sistina o Tintoretto
alla Chiesa della Madonna dell'Orto — ha osservato Falomir — e
se c'è un luogo che raccoglie il lavoro di El Greco è proprio
questo convento". A
far parte del progetto, ha aggiunto il direttore del Prado, ci
sarà anche "un prestito eccezionale", il quadro 'Assunzione
della Vergine' custodito dall'Art Institute di Chicago. Un altro
progetto espositivo messo in risalto da Falomir è poi quello in
calendario dal 25 novembre al 1 marzo 2026, incentrato su Anton
Raphael Mengs, ritenuto "uno dei pittori più influenti del XVIII
secolo". Ci sarà spazio, inoltre, per un'iniziativa tutta
dedicata alla Vergine di Guadalupe (10 giugno - 14 settembre),
figura oggetto della devozione di milioni di cattolici
soprattutto in Messico, per l'arte contemporanea, con una mostra
sullo spagnolo Juan Muñoz in programma sempre nell'autunno e
inverno prossimi (18 novembre - 8 marzo 2026) e per un
itinerario volto a mettere in luce il contributo di promotrici
culturali donne alle collezioni del Prado.
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