'Homo Deus' è la parola chiave
dell'ottava edizione di 'Parma 360 Festival della creatività
contemporanea', in programma dal 6 aprile al 19 maggio. Cinque
mostre di pittura, scultura, illustrazione, arte digitale e
nuovi media saranno in dialogo con chiese e palazzi storici
della città, in un percorso diffuso sul territorio, e
indagheranno "tematiche legate al superamento della dimensione
antropocentrica dell'uomo in favore di una visione
tecno-umanistica e datocentrica". L'Homo Sapiens ha ormai
esaurito il suo percorso storico e, sostituito dall'Homo Deus,
dovrà mettere queste tecnologie al servizio del progresso
scientifico per la sopravvivenza biologica e spirituale
dell'uomo.
Il piano nobile di Palazzo Pigorini ospita la mostra
'Survival' di Piero Gilardi (1942-2023), in omaggio al maestro
dell'arte povera recentemente scomparso, ecologista ante
litteram e tra gli autori italiani più influenti del secondo
dopoguerra, e ne indaga il rapporto con la natura e la
tecnologia con una ventina di opere. Al secondo piano dello
stesso palazzo si sviluppa invece la prima mostra collettiva di
artisti italiani sull'Intelligenza artificiale, che intende
indagare diverse modalità di utilizzo dell'IA da parte di una
ventina di pionieri del digitale o AI artists di nuova
generazione. Al Torrione Visconteo saranno proposte le video
installazioni di Luca Pozzi, Kamilla Kard e Lino Strangis,
mentre Emanuele Giannelli, uno dei più celebri scultori
contemporanei, è protagonista della mostra 'Humanoid' alla
chiesa sconsacrata di San Ludovico con 40 opere di grandi
dimensioni e in città con 'Mr.Abritrium', opera monumentale di
oltre 5 metri che sorregge la chiesa di San Francesco del Prato,
riaperta dopo duecento anni di storia travagliata. 'The space
between', infine, nel Laboratorio aperto del Complesso di San
Paolo, vede esposti i lavori di quattro illustratori
contemporanei in dialogo tra loro: Emiliano Ponzi, Bianca
Bagnarelli, Antonio Pronostico e Manfredi Ciminale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA