(di Alessandra Baldini)
Due anni dopo aver acquistato
l'archivio letterario di Arthur Miller, l'Harry Ransom Center
dell'Università del Texas a Austin ha finito di catalogarne il
materiale e lo ha aperto ai ricercatori. La collezione comprende
300 scatole di documenti che coprono ogni fase della carriera
del drammaturgo di "Uno Sguardo dal Ponte", "Morte di un
Commesso Viaggiatore" e "Il Crogiolo" da quando era studente
all'Universita' del Michigan.
L'archivio comprende anche 50 diari dagli anni '40 a dopo il
2000 e lettere a familiari e ad altri esponenti del teatro e
della letteratura tra cui Edward Albee, Saul Bellow, Norman
Mailer, Cynthia Ozick e John Steinbeck. Dulcis in fundo: il
materiale relativo all'inchiesta su Miller della Commissione del
Congresso per "attività non americane" negli anni del
maccartismo. Nel 1956 Miller sfido' la Commissione rifiutandosi
di fare il nome di colleghi sospettati di simpatie comuniste e
guadagnandosi una condanna successivamente archiviata dalla
Corte Suprema.
L'epoca della "caccia alle streghe" e il ruolo di Miller nel
contrasto a ogni tipo di censura a livello nazionale e
internazionale come presidente del PEN, sono uno dei punti di
interesse dell'archivio arrivato al Ransom Center in piu' fasi,
a partire dagli anni Sessanta quando lo scrittore, a corto di
soldi e con una bolletta di tasse che non riusciva a pagare,
dono' 13 scatole di materiali per ottenere sgravi fiscale. Nel
1983, dopo un incendio nella casa di Roxbury in Connecticut,
altre scatole di materiale furono trasferite in Texas. Nel
gennaio 2005, poco prima di morire, Miller ordino' la spedizione
di altro materiale al Ransom Center. Tutto questo materiale era
rimasto giacente fino a quando, dopo l'acquisto del resto
dell'archivio nel 2017, e' cominciata la catalogazione.
"La collezione cattura idee e pensieri personali e contiene
frammenti di lavori non finiti che contribuiscono a dare una
immagine molto piu' ampia di Miller. Molto che non e' mai stato
visto prima", ha detto Eric Colleary, responsabile per il teatro
del Ransom Center. Ad Austin, che ha convinto gli eredi a
snobbare altri archivi letterari famosi tra cui Yale dove sono
conservati gli archivi di Inge Morath, la terza moglie di
Miller, le carte del drammaturgo sono in buona compagnia accanto
a quelle di James Joyce, Ernest Hemingway, William Faulkner,
Mailer, Jorge Luis Borges, Gabriel Garcia Marquez, Sam Shepard,
Tennessee Williams, Samuel Beckett, George Bernard Shaw e Tom
Stoppard.
Ci sono anche gli archivi di Stella Adler, la maestra di
recitazione le cui note sul copione di "Morte di Un Commesso
Viaggiatore" influenzarono allievi come Marlon Brando e Robert
De Niro. Yale era entrato in gioco nel 2015 con una offerta di
2,7 milioni di dollari su cui Austin aveva ribattuto citando la
lettera del 1983 in cui Miller esprimeva l'auspicio che il resto
delle sue carte finissero in Texas.
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