"Il campanello d'allarme maggiore per la nostra società? Sicuramente il bullismo tra le giovani generazioni, che spesso non rispettano le istituzioni": a dirlo all'ANSA è Danilo Doria, comandante della polizia locale di Macerata. Parole pronunciate stamani a margine della celebrazione di San Sebastiano, patrono del Corpo, che ha portato a Macerata gli agenti di polizia locale di tutta la regione Marche.
"Il nostro ruolo - ha spiegato Doria - è sempre più complesso e centrale: dobbiamo interpretare le esigenze e le criticità della città, rispondere ai bisogni dei cittadini e fungere da filtro tra amministrazioni, istituzioni e comunità". "In questo senso - ha sottolineato il comandante - non siamo un corpo minore, ma un ponte fondamentale verso le altre forze dell'ordine". Negli ultimi vent'anni, ha evidenziato il comandante, "il tessuto sociale è cambiato profondamente, abbiamo visto una diversificazione culturale crescente che ha arricchito e reso più complessa la gestione della sicurezza urbana".
La celebrazione, tenutasi presso la Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, è stata officiata dal vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi. Presenti, tra gli altri, il vicepresidente e assessore regionale alla oolizia Locale, Filippo Saltamartini, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e le principali autorità civili e militari. Doria, infine, ha ribadito la necessità di rafforzare la prevenzione e la collaborazione con le famiglie e le scuole per contrastare i fenomeni di devianza giovanile. "La nostra missione è costruire una rete di dialogo e fiducia con i cittadini, perché solo insieme possiamo garantire una convivenza più sicura e serena", ha detto il comandante.
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