Un mega operativo delle
forze di polizia e di intelligence cilene ha arrestato 16
persone membri dell'organizzazione criminale "Los Piratas", una
fazione del Tren de Aragua, coinvolte nel rapimento e
nell'omicidio dell'ex tenente venezuelano Ronald Ojeda, avvenuto
nel febbraio dello scorso anno a Santiago.
Secondo il quotidiano La Tercera, le comunicazioni con alti
funzionari del regime di Caracas e il pagamento per uccidere
Ojeda, "sono le prove che il Cile potrebbe fornire alla Corte
Penale Internazionale per il caso Ojeda" dopo che, tre giorni
fa, il procuratore che coordina la Squadra contro la criminalità
organizzata e gli omicidi a Santiago, Héctor Barros, ha detto
che le indagini indicano come responsabile dell'omicidio il
governo venezuelano.
Oggi il capo della Procura nazionale, Ángel Valencia, ha
detto alla radio T13 che "ci sono tre persone che dichiarano
nell'inchiesta che l'ordine (di uccidere Ojeda) è arrivato dal
governo venezuelano, e almeno una di loro afferma a dare
l'ordine è stato il signor Diosdado Cabello", ovvero il ministro
dell'Interno di Caracas.
Poco fa la ministra cilena dell'Interno, Carolina Toha, ha
dichiarato durante una conferenza stampa al palazzo
presidenziale de La Moneda che "ci sono precedenti sostanziali
che indicano un legame tra l'orribile omicidio dell'ex tenente
Ojeda e istruzioni o ordini dati dalle autorità venezuelane. Se
ciò fosse confermato sarebbe di estrema gravità", assicurando
che in tal caso il suo governo si rivolgerebbe alla Corte penale
internazionale.
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