Ponte Arche, Carano, Rovereto,
Canale di Pergine, Riva del Garda e Trento (in via Rosmini, in
via Druso e in via Brennero): sono i centri in cui è cominciato
il subingresso della Iplanet Spa nella gestione degli impianti
di distribuzione di carburante per ampliare l'infrastruttura di
ricarica elettrica, anche con l'installazione di sistemi
fotovoltaici. La scorsa settimana la dirigente del Servizio
artigianato e commercio Franca Dalvit ha firmato otto
aggiornamenti alle autorizzazioni relative all'operazione.
La società è una joint venture paritetica tra la Ip, un
marchio del gruppo Api che opera nel settore dei carburanti e
dei servizi alla mobilità, e la Macquarie Capital Ev Asset
Holding, controllata dalla più grande banca d'investimenti
dell'Australia. creata per "portare le ricariche elettriche
ultrafast in oltre 500 aree di servizio in tutta Italia".
Per l'elettrificazione della prime 300 stazioni è stato
previsto un investimento di 200 milioni di euro. In provincia di
Trento, dove le stazioni di via Druso a Trento e di Riva del
Garda sono già stati realizzate, la joint venture spenderà 4
milioni di euro. Grazie ai pannelli solari gli otto distributori
elettrificati saranno in grado di produrre 230 kW di energia.
L'infrastruttura di ricarica è essenziale per la diffusione
della mobilità a zero emissioni e i sistemi di rifornimento
fast+ da 150 kW e ultrafast da almeno 300 kW consentiranno di
accorciare i tempi di rifornimento. La Iplanet punta a 15 minuti
di sosta per agevolare "un maggiore utilizzo dell'auto
elettrica". Il progetto prevede anche l'installazione di
pannelli solari in numerose aree abbinati a sistemi di
stoccaggio a batteria.
Il piano Ip e Macquerie Capital è sostenuto da oltre dieci
istituti finanziari italiani ed internazionali. Pur non essendo
ancora decollato, il mercato dei veicoli elettrici crescerà
anche in Italia per effetto del bando alla vendita di quelli ad
alimentazione convenzionale fissato dall'Unione europea per il
2035.
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