(di Marzia Apice)
A cura di Hou Hanru ed Elena Motisi,
Una storia per il futuro. Dieci anni di Maxxi (Quodlibet,
pp.424, 38 euro. Volume in lingua italiana e inglese). Nasce con
l'obiettivo di fissare, anche su carta, la lunga strada di
ricerca percorsa fino a qui dal Museo nazionale delle arti del
XXI secolo il libro-catalogo presentato nel tardo pomeriggio di
ieri e relativo alla mostra "Una storia per il futuro. Dieci
anni di MAXXI", realizzata lo scorso anno per il decennale
dell'istituzione guidata da Giovanna Melandri. Una pubblicazione
corposa - più di 420 pagine nel maxi formato 24x28cm - ma
dall'agile consultazione, capace di far emergere le numerose
linee di indagine di una mostra che era sì specchio e
interpretazione di quanto fatto negli anni a partire
dall'inaugurazione del museo nel 2010 - sistematizzando i
materiali prodotti tra esposizioni, performance, dibattiti,
acquisizioni, eventi pubblici - ma anche "dispositivo" per
provare a indicare la rotta da seguire nel prossimo futuro,
definendo un nuovo modo di comunicare e interagire con il
pubblico, soprattutto dopo la paura e le incertezze causate
dalla pandemia. Il libro, a cura di Hau Hanru ed Elena Motisi,
rilegge dunque l'esperienza della mostra - realizzata con la
collaborazione di Petra Blaisse per l'allestimento (dell'artista
proprio ieri nella piazza Alighiero Boetti del Maxxi e la lobby
del museo è stata presentata "A Retrospective", tappa del
progetto itinerante "Inside Outside") e con il contributo
dell'Agenzia ANSA per la carrellata di eventi del decennio - a
partire dalle sezioni tematiche che costituiscono l'Atlante,
elemento centrale dell'esposizione: Il Maxxi e la città, La
moltitudine, Mondi, Le sfide della realtà, Credete
nell'innovazione?. Le sezioni del volume si chiudono con i
contributi di storici dell'arte, sociologi, antropologi,
filosofi, architetti e teologi, a costruire (insieme a una
timeline con l'elenco completo delle attività svolte e a un
abstract delle interviste allo staff del Maxxi realizzate in
occasione della mostra e la lista delle pubblicazioni prodotte
nel decennio) una vera e propria stratificazione di voci,
immagini ed esperienze che rende il libro un inedito strumento
d'archivio caratterizzato da diversi livelli di lettura. "Per 10
anni qui al Maxxi c'è stata una grandissima ricerca attorno a
temi importanti del nostro tempo; la mostra stessa era un
dispositivo di approfondimento e tanti di quei percorsi di
ricerca critica oggi interrogano molto di quello che sta
succedendo ora: i rapporti di forza tra gli Stati, la
democrazia, cosa vuol dire per l'Europa difendersi", ha detto
ieri Giovanna Melandri, riferendosi alla guerra in Ucraina,
"mentre rimbombano le armi in Europa, noi proveremo a costruire
con il Demanio Militare Italiano un modello di autoproduzione
energetica. Credo che in seguito a ciò che sta accadendo avremo
molto da fare e dovremo prepararci ad accogliere i profughi in
arrivo: una grande istituzione culturale come questa dovrà
essere uno dei luoghi in cui promuovere la pace". "Vogliamo
definire una nuova identità del museo, che può funzionare come
un nuovo foro romano", ha spiegato il direttore artistico del
Maxxi Hou Hanru, "per la mostra abbiamo lavorato per due anni
con l'obiettivo di creare un sistema di narrazione molto
complesso, una sorta di enciclopedia di sapienza e
sperimentazione che racconta quanto la creazione contemporanea
si sviluppi come risposta al cambiamento del mondo".
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