/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Portogallo sindrome Crouzon in statuetta del II sec. d.C.

In Portogallo sindrome Crouzon in statuetta del II sec. d.C.

Lo rivela studio di iconodiagnostica. Scoperta a Bracara Augusta

LISBONA, 14 gennaio 2025, 19:45

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una statuetta muliebre del II secolo d.C., scoperta nei pressi del sito archeologico della romana Bracara Augusta (da cui deriva l'odierna città di Braga, nel nord del Portogallo), è oggetto di un interessante studio di iconodiagnostica pubblicato sull'ultimo numero della rivista 'Antropologia Portuguesa'.
    L'iconodiagnostica è la disciplina che applica la diagnostica medica allo studio delle opere d'arte, e la statuetta in bronzo di Bracara Augusta testimonierebbe un caso di sindrome di Crouzon, una rara malformazione di origine genetica caratterizzata da anomalie nella forma del cranio, causate dalla precoce chiusura delle suture craniche, e orbite poco profonde che determinano una protrusione dei globi oculari.
    Caratteristiche piuttosto atipiche nelle rappresentazioni artistiche e abbastanza evidenti nella donna della statuetta, ritratta inoltre con una corona turrita e, sotto il braccio destro, un'asta attorno a cui si avvolge un serpente.
    Secondo lo studio - a firma della dott.ssa Maria do Sameiro Barroso, dell'Università di Lisbona - si tratterebbe di un simbolo legato al culto di divinità della salute come il romano Esculapio e la dea Fortuna. La statuetta è attualmente conservata nel Museo archeologico Dom Diogo de Sousa, a Braga.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza