(di Mauretta Capuano)
Il gioco come motore creativo della
narrazione. Parte da qui l'omaggio del Festivaletteratura di
Mantova a Italo Calvino nel centenario della nascita, il 15
ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas, Cuba. In questa chiave, il
libro simbolo non poteva che essere Se una notte d'inverno un
viaggiatore con dieci incipit diversi di romanzo che il lettore
si trova a leggere senza poterne mai portare a termine uno.
Da questo metaromanzo uscito nel 1979 che
più di ogni altro gioca con i meccanismi della creazione
narrativa e l'esperienza della lettura è nata l'escape room
Ludmilla, dal nome di una dei due protagonisti del libro, ideata
e sviluppata dal collettivo di game designer milanesi We Are
Muesli. Allestita al Liceo Virgilio di Mantova l'escape room
sarà aperta al pubblico dal weekend che precede quello
dell'inizio ufficiale del Festival, che si svolgerà dal 6 al 10
settembre.
"Il gioco parte dalla fine di Se una notte d'inverno un
viaggiatore dove troviamo il lettore che spegne la luce e si
addormenta. I partecipanti al game risognano i romanzi che si
leggono nell'opera di Calvino. Saranno proposti dei giochi da
risolvere ispirati ai diversi incipit e ci sarà una voce guida,
uno schermo con cui interagire per immergersi un po' in questi
romanzi che si trovano dentro un romanzo" spiega all'ANSA
Alessandro Della Casa del Comitato Promotore del
Festivaletteratura.
"Lavoriamo a questo progetto da due anni e abbiamo scelto questa
linea più giocosa nell'anno del centenario della nascita di
Calvino in cui ci sono tante mostre, esposizioni, convegni e
pubblicazioni. Questa chiave è in linea con il Festival e con
l'amore per i libri e la lettura.
Se una notte d'inverno un viaggiatore è un metaromanzo molto
vicino alle riflessioni di Calvino, sintetizza un po' il suo
lavoro narrativo e critico insieme" sottolinea Della Casa.
Ma le sorprese non finiscono qui. Usciti dall'escape room si
approda in una cosiddetta sala di atterraggio, realizzata in
collaborazione con il Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto
e Arnoldo Mondadori e altri archivi e istituzioni culturali, che
dopo l'esperienza di gioco propone una selezione di libri,
documenti, recensioni e interviste video allo scrittore morto il
19 settembre 1985 a Siena.
"È una sala aperta a tutti, che può essere visitata anche da chi
non entra nell'escape room. Ci sono una serie di documenti per
approfondire Se una notte d'inverno un viaggiatore tra cui una
scelta di recensioni di critici come Luce D'Eramo, Geno
Pampaloni e Domenico Starnone, uscite nel 1979 sui principali
giornali italiani dell'epoca che mostrano come fu recepito dal
pubblico il romanzo all'uscita. Ci sono le riproduzioni del
dattiloscritto originale del romanzo conservato all'Archivio di
Stato di Torino, con molte correzioni manoscritte. Poi alcune
lettere di Calvino a Daniele Ponchiroli della Einaudi al quale
Calvino ha dedicato Se una notte d'inverno un viaggiatore e
missive in cui discute con lui del titolo del libro. Esposti
anche alcuni filmati concessi dalle Teche Rai e dalla tv
svizzera italiana e interviste allo scrittore".
Per avvicinarsi o approfondire l'opera di Calvino saranno
proposti anche incontri con scrittori e studiosi come Marco
Belpoliti, Silvio Perrella, Francesca Rubini e Domenico Scarpa
che proporranno delle parole chiave per entrare nell'opera
dell'autore di libri come Il barone rampante e Il sentiero dei
nidi di ragno.
"Belpoliti ha scelto come chiave sguardo, Rubini avventura,
Perrella sosia e Scarpa intercapedine intesa come la distanza
che Calvino sentiva tra le parole a disposizione e quello che
voleva rappresentare, quel colmare il vuoto tra la realtà e la
parola. Altri significati li scopriremo" spiega Della Casa.
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