di Marzia Apice
MARIA MONTESSORI, TUTTO QUELLO CHE
DOVRESTI SAPERE SUL TUO BAMBINO (Garzanti, pp.160, 15 Euro.
Traduzione di Monica Salassa). L'autonomia, per far sì che il
bambino cresca con le sue forze e le sue conquiste seguendo il
suo naturale impulso creativo; i cinque sensi come "porte" dalle
quali far entrare nella mente la conoscenza; la necessità di
evitare inutili repressioni in favore della possibilità di
sperimentare il mondo circostante; la disciplina intesa come
un non problema se l'educazione si fonda sulla giusta libertà,
su un ambiente idoneo e su una attività adatta alle varie fasi
dell'età. Sono alcuni dei concetti espressi nel libro di Maria
Montessori "Tutto quello che dovresti sapere sul tuo bambino"
(Garzanti), nato da un ciclo di lezioni tenute in Sri Lanka nel
1944 e pubblicato in una prima edizione nel 1948 a Colombo. Nel
volume, organizzato all'epoca da Anthony Gnana Prakasam, un
avvocato con laurea in Pedagogia, vengono raccolti i principi
alla base del celebre metodo educativo che Maria Montessori
insegnò nei suoi corsi quando, in contrasto con il regime
fascista, nel 1939 lasciò l'Europa per poi raggiungere il
subcontinente indiano.
In agili capitoli, questi principi sono presentati al lettore in
modo straordinariamente semplice, permettendo davvero di farsi
un'idea chiara sul pensiero montessoriano. Eppure il libro è
stato per anni trascurato, in quanto ritenuto di minore
importanza rispetto al resto della produzione della studiosa:
dopo diverse edizioni (tra cui la prima indiana nel 1961 e
quella in lingua inglese del 1989), ora questo volume viene
tradotto in italiano per la prima volta colmando dunque una
lacuna. In questa piccola guida, in cui si affronta lo sviluppo
fisico e psicologico del bambino nei primi anni di vita, si
possono trovare tanti consigli pratici, suggerimenti,
riflessioni che seppur legate alla società e agli studi
dell'epoca risultano ancora oggi attuali. "Il bambino ha un modo
di agire che l'adulto non può imitare. Se l'adulto ha intenzione
di aiutare il bambino deve imparare da lui", si legge per
esempio tra le pagine dedicate ai bambini da 0 a 3 anni.
Al centro del metodo la gioia e la serenità del bambino, nella
convinzione che quest'ultimo sia "il costruttore e il creatore
dell'uomo adulto": ecco perché genitori e insegnanti dovrebbero
aiutare i piccoli ad "aiutarsi da soli", favorendo indipendenza
ed evitando inutili repressioni, per far sì che, in modo sicuro
ma naturale, il bambino faccia esperienza del mondo e di se
stesso seguendo le proprie inclinazioni, a partire dalle
primissime fasi della vita.
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