Le Corsie Sistine con i loro 120
metri di affreschi nel complesso di cura di Santo Spirito in
Sassia a Roma. I chiostri e gli straordinari filari di San
Francesco della Vigna, che con la facciata realizzata dal
Palladio da 600 anni si affaccia sulla laguna di Venezia. E poi
il Campus Einaudi, progettato a Torino dall'archistar inglese
Norman Foster e incluso dalla Cnn fra i 10 edifici universitari
più spettacolari del mondo o il porto di La Spezia, finora mai
aperto al pubblico perché sempre operativo. Fino alla Firenze
ottocentesca sulle orme della baronessa Favard o il complesso
del Suor Orsola Benincasa a Napoli. Con 700 luoghi aperti in 350
città, tornano le Giornate Fai d'Autunno, 11/a edizione del
grande evento di piazza, in programma il 15 e 16 ottobre, che il
Fondo per l'Ambiente Italiano dedica al patrimonio culturale e
paesaggistico del nostro Paese. E dei tanti successi di questi
trent'anni, dice il presidente Marco Magnifico portando oggi per
la prima volta il Fai ospite del Comune di Roma e sciorinando
numeri come i "14 mila luoghi eccezionalmente aperti" visitati
da "oltre 12 milioni di italiani" con "un esercito di 145 mila
volontari", c'è anche il merito di aver fatto scoprire un "nuovo
patrimonio immateriale", un patrimonio "eccentrico", che va
dall'archeologia industriale ai "laboratori di artigianato della
Comunità di San Patrignano che apriamo quest'anno".
"Un'eccentricità che è un doveroso allargamento del concetto di
patrimonio. A Roma - ricorda il sindaco Roberto Gualtieri -
avremo il primo ospedale d'Europa come la sede Rai di via
Asiago". Realizzate con la collaborazione dell'Anci, le Giornate
sostengono la campagna di raccolta fondi del Fai Ricordiamoci di
salvare l'Italia e chiudono la Settimana Rai dedicata ai beni
culturali (10 al 16 ottobre). Info: www.giornatefai.it
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