"Il nostro concittadino più
illustre, Antonio Gramsci, diceva che la storia insegna ma non
ha scolari. Anni dopo anche Primo Levi riprese il concetto con
la sua celebre frase, "tutti coloro che dimenticano il loro
passato sono condannati a riviverlo".
E La Giornata della Memoria dovrebbe servire a questo: a
imparare dalla storia. Deve servire, cioè, a fare in modo che
ciò che è avvenuto in passato non accada più". LO scrive su
Facebook nella Giornata della Memoria la presidente della
Regione Sardegna Alessandra Todde che questa mattina partecipa
alle celebrazioni all'Auditorium del Conservatorio di Cagliari.
"Ed è per questo che più che tendere al ricordo, a guardarci
indietro, la Giornata della Memoria diventa una ricorrenza
vitale se spinge tutti noi a interrogarci sul presente -
aggiunge la governatrice -. A chiederci se l'odio che ha
generato la Shoah e i campi di sterminio oggi si stia
ripresentando attraverso nuove forme, nuove modalità. E se
guardiamo a certe zone del mondo, e penso a ciò che accade a
Gaza, a quello che accade a poche miglia da noi, nel Nord
Africa, dove donne e uomini in cerca di una vita migliore in
Europa subiscono le peggiori privazioni della dignità e dei
diritti in veri e propri lager; se penso all'Ucraina o a
qualsiasi altro dei 56 conflitti armati, il numero più alto
dalla fine della Seconda Guerra mondiale, penso che avevano
ragione Gramsci e Primo Levi".
"Ma io sono un'inguaribile ottimista - conclude - E penso
anche che siamo ancora in tempo per smentirli, Gramsci e Levi.
Siamo in tempo per fermare l'odio che sta pervadendo il mondo".
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