Al via in Commissione consiliare
Marche l'iter della proposta di legge sul suicidio medicalmente
assistito. "La seduta della quarta commissione consiliare in
programma domani mattina avvierà ufficialmente l'iter della
proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito presentata
dal capogruppo regionale del Pd Maurizio Mangialrdi, che
potrebbe portare già entro l'anno il testo in aula per la
definitiva approvazione e fare delle Marche la prima regione
italiana a dotarsi di una legge simile". Lo fa sapere in una
nota lo stesso capogruppo dem.
"Il tema è tornato alla ribalta proprio in questi giorni con
il caso della regista e attrice Sibilla Barbieri, malata
oncologica terminale, che dopo essersi vista negata dalle
autorità sanitarie la possibilità di ricorrere a tale pratica,
si è recata in Svizzera per porre fine alle proprie sofferenze.
- osserva - Ma la questione è particolarmente sentita anche
nelle Marche, dove i casi degli ultimi anni di Federico Carboni,
Fabio Ridolfi e 'Antonio' hanno suscitato grande commozione" e
spinto il capogruppo dem Mangialardi a "presentare una proposta
di legge elaborata in collaborazione con l'Associazione Luca
Coscioni riguardante le procedure e i tempi per l'assistenza
sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito, come
previsto dalla sentenza 242/19 della Corte Costituzionale".
"Insieme all'Associazione Luca Coscioni - spiega Mangialardi
- abbiamo voluto costruire questa proposta per evitare che
quanto accaduto con Federico e Fabio si verifichi nuovamente.
L'obiettivo è rendere applicabile in circa 20 giorni i dettami
della sentenza Fabo/Cappato per evitare a chi richiede l'accesso
al suicidio medicalmente assistito il lungo calvario che loro
hanno vissuto a causa dei ritardi delle strutture sanitarie e
delle ingerenze della politica. Con il collega della Lega
Giorgio Cancellieri, che sarà insieme a me relatore della legge,
abbiamo impostato una discussione molto seria e completamente
priva di accenti ideologici che auspico favorisca una piena
convergenza sul testo di tutti i gruppi dell'Assemblea per dare
alle Marche una legge che amplia il ventaglio dei diritti".
"Il nodo da sciogliere riguarda soprattutto la tempistica
delle procedure che la Corte costituzionale non è riuscita a
definire. - ricorda Mangialardi - La proposta di legge prevede
che il Servizio sanitario effettui le verifiche necessarie sul
richiedente entro 10 giorni dalla presentazione della domanda e
poi, entro 5 giorni, trasmetta le relative relazioni al Comitato
etico competente che dovrà emettere il suo parere nei successivi
5 giorni e inviarlo nuovamente al Servizio sanitario che
immediatamente informerà la persona interessata".
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