Fornire una maggiore vicinanza
della rete alle potenziali vittime di discriminazioni e
sensibilizzare chi opera con i migranti e il mondo
dell'informazione. E' il duplice obiettivo del progetto
"No.Discrimination Marche", proposto da Garante dei diritti,
Università di Urbino ed altri soggetti e finanziato nel 2016
attraverso il Fami (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione).
Ultimo appuntamento, il seminario ospitato a Palazzo delle
Marche e organizzato per rendere noti i risultati conseguiti e
le esperienze vissute sul campo. Un lungo lavoro, illustrato da
Eduardo Barberis di Uniurb, che ha visto protagonista la rete
dei No.Di, contemplando il monitoraggio, su aree specifiche, di
comportamenti discriminatori e l'attivazione di percorsi
formativi sull'accesso al pubblico impiego (realizzato anche un
manuale sui concorsi pubblici) e sulla corretta comunicazione.
Infine, la campagna informativa avviata su tutto il territorio
regionale e costruita attraverso immagini che giocano sul tema
degli stereotipi e dei pregiudizi, nonché l'attivazione di un
contatto telefonico diretto con l'Autorità di garanzia per
segnalare eventuali situazioni discriminatorie. "Quella contro
le discriminazioni - ha detto il presidente del Consiglio
regionale Antonio Mastrovincenzo, aprendo i lavori del seminario
- è una battaglia quanto mai attuale di fronte alle criticità
irrisolte e alle regressioni culturali e comportamentali che
osserviamo nella società, rispetto alle quali diventano decisivi
l'aspetto educativo, il ruolo della scuola, a cui il Consiglio
regionale guarda con molta attenzione. Dobbiamo difendere
attivamente i principi della nostra Costituzione, che sanciscono
l'uguaglianza fra tutti i cittadini". Alleanze, buone pratiche,
ruolo delle pubbliche amministrazioni, comunicazione e media
nell'intervento del Garante Andrea Nobili. "L'integrazione - ha
sottolineato - è fondamentale per fornire risposte adeguate a
diverse problematiche del nostro tempo. Le costruzione delle
alleanze, come quelle che hanno sorretto questo progetto,
possono rendere concrete nuove politiche inclusive e permettere
interventi mirati e di settore. L'Autorità di garanzia ha avuto
la possibilità di formulare molte segnalazione alle pubbliche
amministrazioni, soprattutto in relazione ai bandi per i
concorsi pubblici, ed ha avviato percorsi di riflessione sulle
modalità di comunicazione". Un insieme di interventi che secondo
il Garante deve offrire ai migranti la possibilità di avere
fiducia nei confronti delle istituzioni e del lavoro che stanno
portando avanti. Ulteriori approfondimenti da parte di Giovanni
Santarelli, dirigente del settore servizi sociali della Regione
Marche, di Patrizia Carletti per l'Agenzia sanitaria regionale,
di Daniele Valeri dell'Associazione Avvocati di strada e, in
videoconferenza, di Sofia Ciuffoletti dell'Università di
Firenze, che sta lavorando ad un progetto Fami della Toscana.
Tra gli ospiti, la scrittrice Marilena Delli, che ha presentato
il suo libro su "Razzismo all'italiana. Cronache di una spia
mezzosangue"; Ugo Melchionda del Centro studi e ricerche Idos
che ha proposto l'esperienza del progetto "Voci di confine"; il
documentarista Ruben Lagattolla con un reportage da Lampedusa.
Nell'ultima parte del seminario i No.Di hanno posto al centro
dell'attenzione alcune testimonianze dirette.
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