L'azienda agricola San Michele di
Cortellazzo di Jesolo (Venezia) ha ospitato il 40/o anniversario
di NaturaSì, per un momento che è stato anche occasione di
coinvolgimento del pubblico e di ringraziamento nei confronti di
chi sceglie un consumo consapevole.
Tra i momenti più divertenti dell'Agri Festival, lo
spettacolo di sabato con Giovanni Storti, attore e grande
appassionato di natura che, insieme a Fabio Brescacin,
presidente di NaturaSì e a Fabio
Dartora, faunista, ha raccontato il valore dell'agricoltura
biologica, il suo impatto positivo sull'ambiente e il ruolo
centrale che può avere nel futuro del pianeta.
Più di tremila persone arrivate da tutta Italia si sono
alternate nei due giorni per conoscere da vicino il mondo
NaturaSì, attraverso i percorsi dentro l'Azienda Agricola
Biodinamica San Michele, ma
anche partecipando agli show cooking a cura de L'Officina del
Cuore e a momenti conviviali. I laboratori creativi, organizzati
dalla Libera Scuola Steiner Waldorf "Novalis" e il Gruppo Arte
San Michele, hanno intrattenuto bambini e adulti. C'è stato
spazio anche per la creatività dei giovani con il progetto
"Giovani Protagonisti" che ha coinvolto gli studenti del Liceo
Artistico Bruno Munari di Vittorio Veneto nella realizzazione
grafica dei quaderni e delle shopper NaturaSì.
Gli Agri Festival e le altre iniziative organizzati da
NaturaSì - tra talk, eventi culturali, cibo biologico e
produttori bio - creano un contatto diretto con cittadine e
cittadini. Fino a oggi, si contano oltre 10 mila persone
coinvolte nelle iniziative. Un pubblico interessato a
un'agricoltura sana, capace di offrire prodotti che includono
nel prezzo la difesa dell'ambiente e del reddito degli
agricoltori.
L'azienda ha inoltre rafforzato la sua posizione nel mercato
attraverso diverse azioni, tra cui il lancio della linea Si
Essenziali, che offre prodotti bio a prezzi contenuti grazie a
una riduzione del margine aziendale. Inoltre, ha intensificato
il supporto finanziario agli agricoltori, sostenendo con 1,5
milioni di euro la filiera bio italiana con l'aiuto dei fondi
raccolti tramite un innovativo prestito obbligazionario,
remunerato in buoni spesa.
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