Per le banche italiane è un altro
anno d'oro grazie al boom delle commissioni. I primi cinque
gruppi (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps, Bper)
secondo quanto emerge dall'analis della Fondazione Fiba di
First Cisl, archiviano il 2024 con ricavi e utili in forte
crescita (proventi operativi +5,6% e risultato netto +7,2%)
rispetto all'anno precedente, nonostante la discesa dei tassi
avviata dalla Bce a partire da giugno.
A trainare i conti sono le commissioni nette (+8%), che
registrano una performance nettamente superiore a quella degli
interessi netti (+4,6%), invertendo lo schema affermatosi nel
2023. Ancor più significativi gli aumenti per le commissioni su
attività di gestione, intermediazione e consulenza.
"Continua, invece, la riduzione del credito a livello
aggregato, dovuta probabilmente ad una carente domanda, ma anche
ad un atteggiamento molto prudente riguardo alle condizioni di
offerta da parte delle banche, serve a ridurre l'assorbimento di
capitale", sottolinea il segretario generale First Cisl,
Riccardo Colombani rilevando che "è una minaccia per la
trasformazione ecologica e digitale delle imprese". Inoltre "con
l'ulteriore consolidamento i problemi rischiano di aggravarsi".
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