Il rientro in Venezuela dei primi
190 migranti espulsi dagli Stati Uniti ed arrivati ieri notte su
due aerei della Conviasa, la compagnia di Stato, è stato
trasmesso in diretta dalle televisioni del Paese sudamericano a
reti unificate. Ad accoglierli all'aeroporto internazionale di
Maiquetía, a 27 chilometri dalla capitale Caracas, è stato il
ministro dell'Interno, della Giustizia e della Pace, Diosdado
Cabello, che è anche salito su uno degli aerei per dare il
benvenuto ai migranti venezuelani, tra i quali, secondo gli
Stati Uniti, c'erano alcuni membri dell'organizzazione criminale
transnazionale venezuelana Tren de Aragua.
"Ci sono tutti gli organismi, la Croce Rossa Internazionale,
la Croce Rossa venezuelana... i mezzi di comunicazione, i
pompieri, il ministero degli Affari Penitenziari", ha detto
Cabello, aggiungendo che "questi ragazzi la prima cosa che hanno
fatto è stata cantare l'inno nazionale come segno di sentirsi
già nel loro Paese, sentirsi nella loro patria". Il ministro si
è poi fatto fotografare con loro.
"Ecco i nostri migranti che arrivano dal Texas, negli Stati
Uniti, grazie al 'Piano Ritorno alla Patria' prodotto della
diplomazia della pace", ha commentato da uno studio televisivo
il presidente Nicolás Maduro, aggiungendo che "in modo
amorevole, sicuro, appropriato, dignitoso, questo primo gruppo
di uomini e donne ritorna in patria, per riunificare la famiglia
venezuelana nella nuova fase di prosperità, pace e recupero",
riporta l'Efe.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA