Una società ed un mondo del lavoro in
continua e veloce evoluzione "hanno bisogno di una buona
flessibilità nel welfare, nel mercato del lavoro e nella
produzione", nonché di una "formazione continua e di qualità"
per gli addetti. Parte da questo assunto l'Osservatorio del
lavoro Cifa-Confsal, illustrato questa mattina, a Roma, nel
corso di un convegno al Cnel, alla presenza, tra gli altri, del
presidente Tiziano Treu, del segretario generale di Confsal,
Angelo Raffaele Margiotta, del presidente di Cifa-FonarCom,
Andrea Cafà, e del direttore scientifico dell'Osservatorio
Cesare Damiano, già ministro del Lavoro. Tra le istanze
avanzate, quella di procedere alla definizione di un "pavimento"
di diritti universali per tutte le tipologie di lavoro (livelli
salariali definiti dai contratti, equo compenso, tutele per
maternità, malattie e infortuni, e così via). Spazio, poi, alla
regolazione contrattuale dello smart working e all'affermazione
di un "diritto individuale alla formazione continua" per gli
occupati. Cifa e Confsal hanno, dunque, scelto di investire
nell'Osservatorio, per attuare "una strategia che punta alla
qualità della contrattazione" (hanno, perciò, introdotto la
definizione dei "contratti 4.0") e alla "sfida dell'innovazione"
nel nostro mercato del lavoro.
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