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Biondo (Uil), stop dell'Inps ad anticipi Tfs-Tfr a statali

Biondo (Uil), stop dell'Inps ad anticipi Tfs-Tfr a statali

Istituto non concederà nuovi prestiti: un'altra ingiustizia

ROMA, 21 gennaio 2025, 18:17

Redazione ANSA

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"Sugli anticipi del Tfs-Tfr a tasso agevolato (l'un per cento) per gli statali, l'Inps ha trasformato quello provvisorio del 2024 in uno stop definitivo.
    Un'ulteriore ingiustizia nei confronti di chi lavora quotidianamente per lo Stato che, con impegno e dedizione, contribuisce al funzionamento della macchina pubblica".
    È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
    "Questa misura rappresenta una violazione dei diritti dei lavoratori e dimostra un disinteresse totale nei confronti della condizione economica e sociale dei dipendenti pubblici, già penalizzati dagli iniqui stanziamenti della Legge di bilancio 2025 per il rinnovo contrattuale. Come è noto - ha proseguito Biondo - queste lavoratrici e questi lavoratori possono arrivare a percepire il proprio trattamento di fine rapporto anche dopo 7 anni. Il sistema di anticipazione dietro corresponsione di un tasso agevolato rappresentava per molti una misura di supporto, consentendo di far fronte a necessità economiche urgenti. La decisione di interrompere questo diritto con una norma punitiva - ha sottolineato il sindacalista della Uil - è incomprensibile e, soprattutto, discriminatoria. Infatti, se per ottenere l'anticipazione, in alternativa all'Inps, ci si rivolge a un Istituto bancario, su un prestito di 45 mila euro, la spesa per interessi è decisamente più alta e può ammontare a circa 1.500 euro. La Uil - ha concluso Biondo - ritiene questa scelta una vera e propria sanzione con cui devono fare i conti solo i lavoratori pubblici, che sono ormai costretti a sopportare un livello crescente di difficoltà e disuguaglianze: ingiustizie, queste, che bisogna eliminare".
   

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