"I sistemi fiscali europei
presentano implicitamente un distorsioni di genere che
penalizzano in primis le donne. In alcuni Paesi, per esempio, è
in vigore una tassazione congiunta delle coppie, anziché dei
singoli individui, e questo crea disincentivi al lavoro per il
partner che guadagna meno, nella stragrande maggioranza dei casi
proprio le donne. Oggi in un'audizione speciale della
Commissione per le questioni fiscali abbiamo approfondito questo
tema che è vitale se vogliamo rendere equo il sistema fiscale
europeo", così in una nota Pasquale Tridico, capodelegazione del
Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
"Ringrazio in particolare Linda Laura Sabbadini, pioniera
europea delle statistiche di genere, per il contributo che ha
portato alla discussione. Sabbadini ha spiegato con grande
efficacia che la bassa occupazione femminile non nasce solo per
ragioni culturali o sociali, ma anche perché le donne sono
penalizzate da una tassazione marginale più alta degli uomini.
Alcuni economisti propongono di ridurre la tassazione per le
donne o diminuire le contribuzioni alla social security per
incentivare l'impiego femminile, ma queste proposte ignorano le
ragioni socio-demografiche e culturali che portano le donne a
farsi carico del lavoro non pagato di cura a discapito di quello
pagato e tassato. Per questo, per quanto sia importante che gli
obiettivi della politica fiscale siano orientati a eliminare la
discriminazione fiscale indiretta, le priorità di chi ci governa
devono essere quelle di aumentare gli investimenti in servizi
pubblici, in educazione e cura di anziani e bambini. Questi
servizi, così come il permesso di paternità, sono più efficaci
ad aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro e
diminuire le diseguaglianze. Nelle prossime settimane
approfondiremo le proposte di Sabbadini per trasformarle in
proposte legislative", conclude Tridico.
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