"Come ripeto da tempo, il fenomeno
del caporalato, comunemente associato al settore agricolo, in
realtà, si estende anche ai comparti industriali, tra cui il
manifatturiero e il tessile. Recentemente un'operazione condotta
dai Carabinieri di Reggio Emilia e Modena, in collaborazione con
l'Ispettorato Territoriale del Lavoro, ha portato all'ispezione
di sette laboratori tessili situati nelle province di Reggio
Emilia e Modena, tutti gestiti da cittadini cinesi. Le ispezioni
hanno evidenziato gravi violazioni delle normative sul lavoro. I
lavoratori e le lavoratrici erano sottopagati, privi di
formazione sulla prevenzione dei rischi e costretti a vivere in
condizioni degradanti all'interno degli stessi ambienti di
lavoro. Le strutture inoltre sono risultate insalubri, insicure
e caratterizzate da muffa, sporcizia e precarietà generale.
L'operazione ha portato all'arresto di una persona con l'accusa
di caporalato e alla denuncia di altre sette per sfruttamento
lavorativo. Ho dunque depositato un'interrogazione alla Ministra
del Lavoro, Calderone, affinché il Governo intensifichi i
controlli presso le imprese tessili, pianifichi un programma
straordinario di ispezioni nelle aree a maggiore rischio di
sfruttamento lavorativo e investa maggiori risorse per campagne
di formazione e informazione rivolte ai lavoratori e lavoratrici
stranieri sui loro diritti. A tal proposito chiedo anche che il
parlamento discuta la mia proposta di legge contro il caporalato
industriale depositata alla Camera sin dalla scorsa legislatura.
Abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori e le lavoratrici e di
promuovere una cultura del lavoro basata sulla legalità e sul
rispetto della dignità umana. Perciò è indispensabile che il
Governo e il Parlamento intervengano con fermezza a tutela del
territorio, dei dipendenti, delle aziende del settore che
lavorano in regola, alle quali queste società spurie, anche se
spesso sfruttate da compiacenze, creano concorrenza sleale e
dissesto nell'organizzazione generale del settore. È
fondamentale promuovere controlli rigorosi e interventi decisi
per contrastare queste pratiche illegali". Così la deputata
modenese del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari.
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