Borse europee in ordine sparso con
gli indici Usa contrastati (Dow Jones -0,8% e Nasdaq +0,15%)
nell'ultima seduta della settimana, a due giorni dal voto in
Germania. Milano è in testa con un rialzo dello 0,5%, seguita da
Parigi (+0,3%). Poco variate Francoforte (+0,02%) e Londra
(-0,04%), debole Madrid (-0,2%). In miglioramento l'indice Pmi
composito in Germania in febbraio a 51 punti, stabile
nell'Eurozona a 50,2 punti, con il comparto manifatturiero in
crescita a 47,3 punti.
Sale a 108,7 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali
tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 4,9 punti
al 3,56% e quello tedesco di 5,2 punti al 2,48%. Si rafforza il
dollaro a 0,945 euro e 0,79 sterline, calano invece il greggio
(Wti -1,38% a 71,49 dollari al barile), l'oro (-0,74% a 2.930,66
dollari l'oncia) e il gas naturale (-0,4% a 47,3 euro al MWh).
Prese di beneficio sul settore aerospaziale e della difesa,
da Airbus (-2%) e Bae System (-1,91%) a Rheinmetall (-0,5%),
mentre resistono Leonardo (+0,46%), Saab (+0,43%). In luce
Fincantieri (+2,5%), spinta dagli analisti di Bnp Paribas e
Intesa.
Deboli i petroliferi TotalEnergies (-1,22%), Shell (-1,06%),
Eni (-0,83%) e Bp (-0,5%), positivi gli automobilistici
Stellantis (+1,83%), Porsche (+1,6%), Volkswagen (+1,27%) e Bmw
(+0,65%), mentre Renault (-1,42%) sconta le stime sull'anno in
corso inferiori alle stime degli analisti.
In campo bancario bene Natwest (+3,62%), Mps (+1,97%),
Santander (+0,65%) e Popolare Sondrio (+0,5%). Caute Banco Bpm
(+0,18%) e Intesa (+0,08%), deboli Unicredit (-0,64%),
Commerzbank (-0,36%), Mediobanca (-0,27%) e Bper (-0,26%).
Sprint di Prosieben (+8,56%), su ipotesi di un possibile passo
avanti di Mfe (B +3,81% e A +2,52%) dopo il voto tedesco. Corre
Cairo (+7,91% a 2,86 euro), vicino ai 2,9 euro dell'Opa sul 18%
delle azioni proprie.
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