Borse europee contrastate nel
finale, mentre gli indici Usa sono in ribasso nell'ultima seduta
della settimana. Prevale la cautela in vista del voto in
Germania, dove nella mattinata l'indice Pmi composito è salito a
51 punti. Stabile invece nell'Eurozona a 50,2 punti. Milano si
conferma in testa con un rialzo dello 0,5%, seguita da Parigi
(+0,3%). Deboli invece Francoforte (-0,34%), Madrid (-0,19%) e
Londra (-0,04%). In rialzo a 109 punti il differenziale tra Btp
e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in
calo di 6,2 punti al 3,55% e quello tedesco di 7 punti al 2,46%.
Si rafforza il dollaro a 0,95 euro e 0,79 sterline, calano
invece il greggio (Wti -2,17% a 70,91 dollari al barile), l'oro
(-0,74% a 2.930,66 dollari l'oncia) e il gas naturale (-0,75% a
47,15 euro al MWh).
Prevalgono i realizzi sul settore aerospaziale e della
difesa, da Airbus (-3%) e Bae System (-1,64%) a Safran
(-1,53%), mentre salgono Leonardo (+0,78%), Saab (+0,66%). In
luce Fincantieri (+2,8%), spinta dagli analisti di Bnp Paribas e
Intesa, deboli invece i petroliferi Shell (-1,5%), TotalEnergies
(-1,43%), Eni (-0,74%) e Bp (-0,8%). Positivi gli
automobilistici Stellantis (+1,45%), Volkswagen (+1,4%) e
Porsche (+0,98%) a differenza di Renault (-0,77%), che sconta le
stime sull'anno in corso inferiori alle stime degli analisti, e
Mercedes (-1,96%).
In campo bancario corrono Natwest (+3,83%), Mps (+2,16%), e
Barcalys (+1,86%). Bene Popolare Sondrio (+0,7%), Banco Bpm
(+0,6%) e Intesa (+0,52%). Invariata Unicredit, fiacca Bper
(-0,02%), debole Commerzbank (-0,51%).
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