Un'azione coordinata a supporto della
compliance nell'ambito dell'istituto dell'adempimento
collaborativo.
È questo l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato da
Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per l'avvio di una
cabina di regia. Le due istituzioni, come previsto dalla delega
fiscale, sono chiamate a rafforzare la collaborazione anche in
vista del progressivo ampliamento della platea.
Entrate e Gdf - spiega una nota - si impegnano a regolare,
coordinare e sviluppare la reciproca collaborazione nell'ambito
dell'adempimento collaborativo al fine di assicurare un'attività
di compliance coerente con le finalità e le caratteristiche
dell'istituto. In linea con le best practice internazionali, che
prevedono un modello organizzativo basato sull'interfaccia
unica, quest'ultima sarà individuata nell'Agenzia delle Entrate,
che potrà avvalersi della collaborazione del Corpo. In
particolare, la Guardia di Finanza, nell'ambito della sua
attività ordinaria, segnalerà elementi identificativi di
possibili fenomeni di evasione, elusione o frode fiscale o
situazioni che possano comportare l'esclusione dal regime.
L'Agenzia delle Entrate, a sua volta, comunicherà alla Guardia
di Finanza i dati identificativi dei soggetti che hanno chiesto
di aderire, di quelli esclusi per perdita dei requisiti o per
inosservanza degli impegni assunti e di coloro che, pur non
possedendo i requisiti, hanno adottato un sistema di
rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio
fiscale.
Il regime di adempimento collaborativo o cooperative
compliance (Dl n. 128/2015) è finalizzato a promuovere un
rapporto di trasparenza e collaborazione tra l'Amministrazione
fiscale e i contribuenti. Rivolgendosi alle imprese che adottano
un sistema strutturato di gestione e controllo del rischio
fiscale, prevede un dialogo continuo e preventivo al fine di
individuare e risolvere in anticipo le situazioni potenzialmente
a rischio fiscale, aumentando così la trasparenza e la sicurezza
del sistema tributario. Dal 2024 la platea dei soggetti ammessi
al regime include anche i contribuenti con un volume d'affari
non inferiore a 750 milioni di euro. Tale soglia verrà ridotta
progressivamente nei prossimi anni: a 500 milioni di euro nel
2026 e a 100 milioni di euro nel 2028.
Il 10 gennaio scorso l'Agenzia ha diffuso le linee guida con
le indicazioni in materia di gestione del rischio fiscale per le
imprese che aderiscono al sistema.
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