Allungano il passo le principali
borse europee al traguardo di metà seduta, con i future Usa
positivi alla vigilia dell'inflazione americana. Tra gli
investitori prevale la fiducia sul fronte dei dazi annunciati
dal presidente eletto Donald Trump, che sul tema avrà un
'approccio graduale' nonostante gli annunci.
Parigi si conferma regina (+0,96%), seguita da Milano
(+0,9%), Francoforte (+0,68%) e Madrid (+0,4%), mentre torna a
cedere Londra (-0,12%) dopo un'inversione di rotta.
Sale a 118,6 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali
tedeschi, con il rendimento annuo italiano che riduce il calo a
0,6 punti al 3,81% e quello tedesco in rialzo di 1,5 punti al
2,62%. Appare piuttosto volatile il greggio, che si riporta in
territorio negativo (Wti -0,27% a 78,59 dollari al barile), così
come il gas naturale (-0,07% a 48,24 euro al MWh). Gira al
rialzo l'oro (+0,12% a 2.669,54 dollari l'oncia) mentre il
dollaro si mantiene debole a 0,97 euro salendo però a 0,82
sterline.
A correre oggi è Renault (+2,7%), dopo l'accordo con
Autostrade per l'Italia per l'acquisto di una quota delle
colonnine autostradali di Free to X da parte della controllata
Mobilize. Seguono Bmw (+1,7%), Stellantis (+1,5%), favorita dal
nuovo prezzo obiettivo di Mediobanca, Volkswagen (+1,45%) e
Mercedes (+1,4%). Si conferma il rimbalzo dopo il tonfo della
vigilia dei produttori di semiconduttori Stm (+1,5%), Infineon
(+1,29%) e Asml (+1,14%).Acquisti anche tra i bancari SocGen
(+3,23%), Credit Agricole (+2,5%), Bnp (+2,45%) e Popolare
Sondrio (+2,2%), promossa dagli analisti di Mediobanca. Avanzano
anche Intesa (+2%), Santander (+1,7%), Bper (+1,4%) e Banco Bpm
(+1,3%), più caute invece Unicredit (+0,7%) ed Mps (+0,55%).
Balzo di Tim (+2,9%) dopo il rigetto da parte del Tribunale di
Milano del ricorso di Vivendi (+1,5%), che però andrà in
appello.
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