"Insicuro, fragile, romantico": non
è il Kaiser della moda che ci si aspetta quello portato in scena
da Daniel Bruhl nella miniserie 'Becoming Karl Lagerlfeld',
disponibile dal 7 giugno su Disney+. La storia inizia a Parigi,
nel 1972, quando il futuro direttore creativo di Chanel era un
designer di moda sconosciuto di 38 anni, alle prese con il suo
primo amore, il dandy Jacques de Bascher, e con l'eterna
rivalità con il già celebre Yves Saint Laurent.
"È stato interessante - racconta il quasi 46enne Daniel
Bruhl, incontrando la stampa a Milano - scoprire chi era
Lagerfeld prima di diventare famoso e di perfezionare la
maschera che si era inventato per difendersi". Per immergersi
nel personaggio, andando oltre occhiali da sole, codino e look
da dandy, Bruhl ha letto tre biografie, ha incontrato amici di
lunga data dello stilista, ha visionato ore di interviste
studiando le movenze e il modo di esprimersi del Kaiser che,
proprio come lui, parlava alla perfezione diverse lingue.
"Mi italiano es una catastrofe - scherza Bruhl, di madre
spagnola e padre tedesco - vorrei parlarlo come Karl, che era un
genio assoluto anche dal punto di vista linguistico". Per essere
il più fedele possibile all'originale, Bruhl - lanciato nel 2003
dal cult 'Good Bye, Lenin!' e sdoganato a Hollywood da 'Bastardi
senza gloria' di Quentin Tarantino - recita in francese con
accento tedesco, proprio come il Kaiser.
"Quando interpreti un personaggio così iconico il rischio è
di cadere nella caricatura, per questo - spiega cortese - devi
creare il tuo personaggio, facendo attenzione agli aspetti
intimi, perché Lagerfeld era una persona molto discreta nel suo
privato, come lo sono io. Ho dovuto fare delle scelte per capire
a fondo quest'uomo, che voleva essere amato e rispettato ma
essendo tedesco si sentiva un outsider, si voleva aprire ai
sentimenti ma aveva tantissima paura di perdere il controllo. Ho
cercato una connessione tra me e lui: essendo un attore, come
lui ho voglia di amore e rispetto, poi le luci della ribalta non
sono sempre accese su di me, ma ho vissuto momenti che ci
accomunano".
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