Basata su uno dei ventotto
libretti d'opera scritti da Pietro Metastasio, "Catone in Utica"
è una delle ultime composizioni per il teatro di Antonio Vivaldi
(la prima al Teatro Filarmonico di Verona nel 1737), considerata
una delle massime della maturità del "Prete rosso" pur nella sua
incompletezza (il primo atto, infatti, è andato perduto). Opera
meritoria, dunque, quella del Teatro Comunale "Claudio Abbado"
di Ferrara che, proseguendo nella riscoperta del catalogo
operistico vivaldiano, l'ha presentata ieri sera in una sala che
non brillava per presenza di pubblico, ma che ha potuto contare
su quella ben più numerosa della diretta streaming su Opera
Vision.
"Catone in Utica" è la storia della lotta per il potere tra
due giganti dell'epoca romana, Giulio Cesare e Catone il
Giovane, uno scontro di velleità politiche e militari
intrecciate ad una intricata vicenda amorosa. Tenendo fede al
detto che squadra che vince non si cambia, la Fondazione
ferrarese ha riproposto lo stesso team che portò al successo
l'allestimento, poco più di un anno fa, de "Il Farnace"
affidando la direzione d'orchestra, sobria, elegantissima e di
assoluta aderenza stilistica, al più esperto vivaldiano d'oggi,
Federico Maria Sardelli, sul podio dell'Orchestra Accademia
dello Spirito Santo, una formazione che suona strumenti antichi
distintasi anche in questa occasione per precisione, intonazione
e pulizia del suono.
Semplice e improntata all'essenzialità, la regia di Marco
Bellussi immersa nell'impianto scenico fisso di Matteo Paoletti
Franzato con gli abiti di classe di Elisa Cobello. Nel cast
vocale, oltre al tenore Valentino Buzza straordinario
protagonista, un plauso particolare ha meritato il trio tutto al
femminile composto da Arianna Vendittelli (impeccabile nel ruolo
di Cesare), Miriam Albano (fantastica per la vendicativa Emilia)
e Valeria Girardello (appassionata Marzia). Chiara Brunello e
Valeria La Grotta si sono distinte nei ruoli minori di Fulvio e
Arbace. Il finale e le numerosee arie solistiche sparse nelle
due ore di spettacolo ha nnon ottenuto il consenso
incondizionato del pubblico. Si replica il 19 marzo.
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