Bologna rende omaggio a David
Lynch, a pochi giorni dalla scomparsa, con una retrospettiva dei
suoi film curata dalla Cineteca di Bologna, in programma dall'1
al 28 febbraio al Cinema Modernissimo. Per l'occasione, nel
foyer verranno esposte dieci fotografie del regista americano,
provenienti dalla Collezione di Fondazione Mast: gli scatti,
realizzati tra il 1986 e il 2000 nelle aree industriali di
Berlino, Łódź e nel New Jersey, testimoniano la fascinazione di
Lynch per le fabbriche, la sua passione quasi ossessiva per
comignoli, ciminiere e macchinari, per l'oscurità e il mistero.
La Cineteca di Bologna sta anche distribuendo in questi
giorni nelle sale italiane quattro film di Lynch: The Elephant
Man, Strade perdute, Una storia vera, Mulholland Drive, in
programmazione anche al Modernissimo assieme a molti altri
lavori lynchani, come il lungometraggio d'esordio Eraserhead,
Velluto blu, Cuore selvaggio, Fuoco cammina con me, Inland
Empire, una selezione dei suoi cortometraggi. Giovedì 6
febbraio, alle 17.30, ci sarà inoltre la lezione di Roy Menarini
'Vedere il buio. Il cinema di David Lynch'.
"La morte di Lynch segna questo inizio di 2025", dice il
direttore della Cineteca, Gian Luca Farinelli. "Ci ha fatto
scoprire uno sguardo nuovo sugli Usa, ha inventato un nuovo modo
di intendere la relazione tra musica e immagini, ha ideato
personaggi e situazioni che non dimenticheremo mai e,
soprattutto, in un'epoca in cui tutto deve essere spiegato, ci
ha mostrato il fascino del misterioso e dell'insondabile, anche
all'interno di un film hollywoodiano. Per questa indomabile
resistenza al sistema gli saremo sempre grati, sicuri che la sua
opera supererà ogni moda e ogni tempo".
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