Alla 41/a edizione del Torino Film Festival (24 novembre - 2 dicembre), si farà "una grande festa iniziale alla Venaria e una puntata in diretta di Hollywood Party (la trasmissione di Radio 3, ndr) con Pupi Avati attorniato da una serie di attori e attrici che hanno partecipato ai suoi film; una specie di bilancio della sua vita cinematografica". E' fra i primi appuntamenti a Torino di cui parla all'ANSA il direttore uscente Steve Della Casa (già scelto il successore, Giulio Base, ndr), in questi giorni al Locarno Film Festival. "Il 25 il primo film che proiettiamo è un titolo molto atteso e divertente, Un anno difficile di Nakache e Toledano, gli autori di Quasi amici - aggiunge -. Inoltre nei 90 anni dalla nascita dedichiamo una grande retrospettiva a Sergio Citti, un autore di cui si sa poco ma che mi fa piacere contribuire a scoprire. Abbiamo anche trovato cose che non erano segnate nelle filmografie, che ha fatto per la Rai, per le trasmissioni più strane". Poi "siccome è il mio ultimo anno da direttore, mi sono concesso un omaggio al mio attore preferito, John Wayne, con alcuni dei suoi film più importanti; sarà anche nel manifesto del festival di quest'anno, con l'immagine che secondo Godard racchiudeva il mistero e il fascino del cinema americano: cioè Wayne che nel finale di Sentieri selvaggi solleva verso il cielo una giovane Natalie Wood". Dopo la pandemia, c'è stata la crisi del cinema in sala "tuttavia si iniziano a vedere nuovi segnali positivi. Il successo di Barbie, al di là di quello che si può pensare del film, dimostra che quando il prodotto viene ritenuto valido dal pubblico, la gente nei cinema ci va". Della Casa negli ultimi anni ha dato prove anche dietro e davanti la macchina da presa: "Un mio documentario sul cinema di Giuseppe De Santis sarà in gara alla Mostra del Cinema in Venezia Classici e questo autunno mi si vedrà di nuovo come attore, in un film di Maurizio Sciarra che ha immaginato un Maciste del cinema muto (interpretato da Giuseppe Abbagnale) tornato 100 anni dopo sulla Terra, dove incontra uno che lo guida a vedere come è cambiata l'Italia...
quell'uno sono io".
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