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'Magnitudo 5? Conto i morti'.Industriali Napoli contro Ciciliano

'Magnitudo 5? Conto i morti'.Industriali Napoli contro Ciciliano

E' polemica su risposta fornita in incontro pubblico a Pozzuoli

NAPOLI, 19 febbraio 2025, 17:31

Redazione ANSA

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"Le dichiarazioni del capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano, rilasciate nel corso di un incontro con cittadini di Pozzuoli, sono di una assoluta gravità e richiedono un immediato chiarimento. Se, infatti, un possibile innalzamento dei livelli di magnitudo delle scosse sismiche in atto nell'area può provocare distruzioni e morti, è inammissibile che non si sia provveduto a definire un piano di emergenza, a salvaguardia della vita delle persone dell'area potenzialmente pericolosa". Lo affermano in una nota congiunta i presidenti di Unione industriali Napoli, Costanzo Jannotti Pecci, e Acen (Associazioni costruttori edili), Angelo Lancellotti, a proposito di una frase pronunciata ieri da Ciciliano a Pozzuoli, in una concitata assemblea pubblica a sulla crisi bradisismica. All'ennesima domanda di un cittadino "cosa fate in caso di una scossa di magnitudo cinque", Ciciliano ha risposto: "La scossa di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così".
    "Finora, dagli enti preposti al monitoraggio del fenomeno sono sempre state prodotte valutazioni relativamente rassicuranti, per quanto riguarda il rischio di eruzione vulcanica", dicono Jannotti Pecci e Lancellotti. "Non è stato fatto riferimento a un evento catastrofico collegato all'intensificarsi dei terremoti. Rende perplessi che tale eventualità - proseguono - sia stata paventata dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile soltanto a seguito della domanda di un cittadino, il quale si è tra l'altro limitato a chiedere notizie sugli effetti della scossa di magnitudo più alta prevista dagli esperti come possibile evoluzione del fenomeno. Ribadiamo quindi fermamente che le Istituzioni, Governo in primis, facciano luce su quanto sta accadendo nell'area flegrea, quanto meno per quello che le attuali dinamiche e le analisi degli esperti prospettano. Le dichiarazioni di Ciciliano, se non basate su dati scientifici inoppugnabili, sarebbero ancor più inopportune, non solo per la preoccupazione e il panico che possono contribuire a diffondere nella popolazione, ma anche per i danni indotti per le attività economiche dell'area, a cominciare dai flussi turistici. Se, al contrario, fossero fondate, richiederebbero una urgente risposta alla domanda: cosa si sta facendo per evitare un disastro?".
   
   

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