"Consentitemi un ringraziamento alla
politica, che ha ritenuto dominante nel dibattito di questi mesi
la riforma fiscale, anche nella prospettiva di una rivisitazione
dei meccanismi di tassazione delle rendite delle Casse di
previdenza. La questione non è di semplice soluzione - ne siamo
tutti consapevoli - così come abbiamo però una certezza,
maturata anche sulla base della recentissima istituzione del
Comitato tecnico per l'attuazione della riforma tributaria:
l'attenzione al tema è reale e non mancheranno interventi
concreti": è un passaggio dell'intervento del presidente della
Cassa del Notariato, Vincenzo Pappa Monteforte, al congresso
della categoria, a Roma, a cui ha preso parte, tra gli altri, il
sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
"Le pensioni notarili sono finanziate attraverso un sistema
cosiddetto a "ripartizione attenuata", all'interno del quale il
gettito contributivo, correlato ai "parametri repertoriali",
riscosso in un determinato lasso di tempo - seppur con taluni
"adattamenti" - è destinato al pagamento delle prestazioni
erogate nello stesso periodo. Da ciò - ha detto - il pericolo
del calo contributivo, rispetto al quale la sola ipotesi di un
intervento sul versante delle entrate, con aumento delle
aliquote, genera profondo disagio in chi da anni assiste - e
l'amara considerazione non si riferisce al solo)microcosmo
notarile ma abbraccia l'intero arco delle libere professioni -
ad una preoccupante svalutazione economico-sociale del ruolo,
oramai in una situazione eufemisticamente definibile difficile".
Per il presidente "nessun cambiamento epocale all'orizzonte, ma
- senza anticipare novità valoriali in itinere - informazione
ancora più completa alla categoria, trasparenza massima
dell'azione Cassa, sviluppo della gestione indiretta del
patrimonio immobiliare e consacrazione definitiva del ruolo del
nostro Ente, oramai al centro dell'universo notarile".
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