Da una parte l'Oriente che sfida
cultura e tradizioni millenarie in nome dell'amore; dall'altra
l'Occidente che approfitta dell'ingenuità di una giovane donna,
appena 15enne, ingannandola per soddisfare il proprio piacere.
Si muove su questi due binari la Madama Butterfly di Puccini
andata in scena ieri sera al teatro Petruzzelli di Bari per la
regia di Pier Luigi Pizzi ripresa Massimo Pizzi Gasparon. Il
maestro Giacomo Sagripanti ha diretto l'orchestra del teatro.
A caratterizzare l'opera è stato un finale differente
dall'originale. Una conclusione che risalta la vigliaccheria di
Pinkerton (Dmytro Popov), ufficiale della Marina americana che
ha deciso, nei primi anni del '900, di prendersi gioco della
bella Cio-Cio-San (Vittoria Yeo), chiamata da tutti Madama
Butterfly. La sposerà pur sapendo che l'avrebbe abbandonata in
Giappone per contrarre matrimonio con una donna americana. Anche
quando il suo amico Sharpless (Luca Galli), il console
americano, cerca di farlo ragionare, Pinkerton gli ricorda che
lui agisce come un vero "yankee".
Alla fine del primo atto il coro del Petruzzelli, diretto da
Giovanni Farina, viene applaudito a lungo dal pubblico del
teatro sold out. Tutta l'opera, con l'allestimento dell'Arena
Sferisterio di Macerata, si svolge davanti a casa di Butterfly,
in cima a una collina non lontana da Nagasaki.
Al ritorno dello 'yankee' non crede più nessuno, neppure la
fedele serva Suzuki (Nozomi Kato) ma Butterfly insiste e,
fantasticando sul giorno in cui lo abbraccerà di nuovo,
conquista il pubblico con l'aria più famosa dell'opera, 'Un bel
dì vedremo'. In tanti chiedono il bis.
Sono passati ormai tre anni e il console va da Butterfly per
dirle che Pinkerton non tornerà mai più e che farebbe bene ad
accettare altre proposte di matrimonio, come quella del principe
Yamadori. Poco dopo, un colpo di cannone annuncia l'arrivo nel
porto della nave Lincoln. Cio-Cio San è felice perché sa che a
bordo c'è il suo amato ma non immagina sia in compagnia della
nuova moglie Kate. Le luci si abbassano e interviene sulla scena
un elemento della grand operà, il balletto: due danzatori
interpretano il momento in cui Pinkerton aveva salutato
Butterfly partendo per l'America.
Adesso lo 'yankee' sa di avere avuto un figlio da Cio-Cio-San
ma non ha il coraggio di incontrarlo. E pur essendo ormai
arrivato nel giardino di Butterfly, ammette di essere "un vile"
e affida a Sharplesse e Kate il compito di dirle la verità.
Rimasta sola, dopo aver saputo tutto, Cio-Cio-San prende il
coltello con cui si uccise anche suo padre e si trafigge. A
differenza del finale originale, Pinkerton non torna per
chiederle perdono in preda al rimorso, ma l'abbandona una
seconda volta al suo destino. Butterfly avrà al suo fianco negli
ultimi istanti di vita solo Suzuki che, rispettando la pratica
dell'harakiri, la finirà tagliandole la gola perché, almeno in
punto di morte, la sua sofferenza sia breve.
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