"Il Rossini Opera Festival è tra le
più prestigiose istituzioni musicali internazionali che danno
lustro all'Italia. Per nostro Paese è paragonabile al Festival
di Salisburgo, dedicato a Mozart". Lo ha detto il
sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, oggi a Pesaro su
delega del governo, alla presentazione dell'edizione 2023 del
Rossini Opera Festival, uno dei più importanti appuntamenti di
musica lirica in Europa.
Sgarbi, che ha partecipato oggi al primo dei Rossini Talks,
ha ricordato di avere "una grande passione" per il Rof, con cui
ha avuto i primi contatti una quarantina di anni fa. A Pesaro,
ha raccontato, è stata legata anche una delle sue prime sortite
in politica: "Nel 1990 mi proposi come assessore alla Cultura,
candidandomi con il Pci, ma contemporaneamente mi presentai come
assessore alla Cultura a San Severino Marche, in provincia di
Macerata, dove in seguito sono stato anche sindaco, con i
socialisti. Ovviamente il Pci mi considerò un corpo estraneo" e
della candidatura non si fece più niente.
Per il sottosegretario, che ha parlato con affetto e stima
dell'ex sovrintendente Gianfranco Mariotti, uno dei fondatori
del Rof, il governo è "azionista di maggioranza" di
manifestazioni come il festival pesarese. Manifestazioni che,
"pur nel rispetto dell'autonomia", devono dimostrare di meritare
i finanziamenti ricevuti dallo Stato e "il Rof lo fa".
Il festival viene inaugurato stasera da Eduardo e Crstina,
39/o e ultimo titolo da 'recuperare' del sommerso rossiniano,
con la direzione di Jader Bignamini, sul podio dell'Orchestra
Sinfonica Nazionale della Rai, e l'allestimento, interamente
firmato da Stefano Poda. Sgarbi, che si è cimentato in passato
con la regia lirica, ha ribadito la sua contrarietà alle regie
innovative, ma ha elogiato quelle del Rof, "sempre all'insegna
del rigore", e gli allestimenti astratti di Poda: "l'arte del
Novecento è astratta". Quanto a lui, se dovesse scegliere
un'opera di Rossini da portare in un'isola deserta, "sarebbe il
Turco in Italia" di cui ha anche accennato qualche brano. Nel
pomeriggio sarà ad Ancona, "che ha cambiato colore politico e
che deve decidere se vuole essere una città d'arte o rimanere
una città sommersa".
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