"Il primo sentimento che provo per
l'improvvisa scomparsa di Graham Vick è quello di incredulità,
tanto l'idea della morte sembra estranea ad un personaggio come
lui, capace di rigenerarsi all'infinito all'interno di un
inesauribile estro visionario. Vick è stata una delle presenze
più importanti della storia del ROF, dove ha firmato spettacoli
come L'inganno felice, Moïse et Pharaon, Mosé in Egitto,
Guillaume Tell e Semiramide, ciascuno a modo suo memorabili".
Così in una nota Gianfranco Mariotti, storico sovrintendente del
Rossini Opera Festival e ora presidente onorario, ricorda il
regista inglese morto oggi a 68 anni.
"In particolare - aggiunge - voglio ricordare Mosé in Egitto del
2011, cui fu assegnato il Premio Abbiati come migliore
spettacolo dell'anno, accompagnato come fu da un diffuso
dibattito civile di grande intensità e di cui vado ancora oggi
orgoglioso. Con Graham scompare uno dei più grandi, completi e
colti uomini di teatro dei nostri tempi, cui va oggi il mio
pensiero riconoscente per la preziosa amicizia di cui mi ha
fatto dono".
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