A Milano nasce via Giuseppe Pinelli
in ricordo del ferroviere anarchico morto cadendo da una
finestra della questura il 16 dicembre del 1969 ingiustamente
accusato della strage di piazza Fontana. Il Consiglio comunale
ha infatti approvato, con 27 voti favorevoli e con il
centrodestra che non ha partecipato al voto, l'ordine del giorno
che chiede di cambiare la denominazione di via Micene, in via
Giuseppe Pinelli.
Si tratta di un altro riconoscimento della città di Milano a
questa figura, considerata la 18esima vittima della strage di
piazza Fontana, dopo che venerdì scorso il sindaco Giuseppe Sala
ha insignito dell'Ambrogino d'oro alla memoria Licia Pinelli, la
moglie che per una vita ha combattuto per avere verità e
giustizia.
Giuseppe Pinelli viveva a Milano in via Preneste, zona di case
popolari. Negli anni, via Micene, che si trova a fianco a via
Preneste, è diventata per gli abitanti del quartiere via
Giuseppe Pinelli e anche una targa, posta dai cittadini, ha
cambiato la denominazione della via in "Via Giuseppe Pinelli -
Anarchico Partigiano 1928 - 1969".
L'ordine del giorno, firmato dai consiglieri del Pd,
Alessandro Giungi, Rosario Pantaleo, dal consigliere dei Verdi
Carlo Monguzzi e da quello del gruppo misto Enrico Fedrighini,
invita quindi sindaco e giunta a cambiare la denominazione da
via Micene a via Giuseppe Pinelli, come già ha chiesto un
comitato promotore raccogliendo oltre 5mila firme online, per
sostenere questo atto amministrativo.
Un voto che ha scatenato polemiche in Consiglio comunale da
parte del centrodestra. Il consigliere di Fratelli d'Italia
Michele Mardegan ha spiegato che "non si può prendere in
considerazione di intitolare una via a Pinelli perché la
magistratura ha analizzato la sua vicenda, nella figura del
magistrato D'Ambrosio, spiegando che è morto per un malore",
riferendosi alla teoria del "malore attivo" uscita da quella
inchiesta. "Se non vogliamo criticare l'operato della
magistratura non possiamo prendere in considerazione questa
intitolazione", ha aggiunto proponendo di intitolare una via a
tutte le vittime della strage di piazza Fontana.
Per il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi questa
intitolazione "fa giustizia per una persona che venne definita
anche 'mostro' sui giornali dell'epoca".
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