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L'Ambrosiana di Milano apre le porte a cento clochard

L'Ambrosiana di Milano apre le porte a cento clochard

Prima la visita guidata e poi pranzo con l'arcivescovo Delpini

MILANO, 27 dicembre 2024, 17:22

Redazione ANSA

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L'Ambrosiana ha aperto per il secondo anno le sue porte a cento clochard che oggi hanno potuto fare una visita guidata ai tesori della Biblioteca, che conserva fra l'altro il codice Atlantico di Leonardo da Vinci, e la pinacoteca con la Cesta di frutta del Caravaggio, l'enorme cartone preparatorio della Scuola di Atene realizzato da Raffaello o la Madonna del padiglione di Sandro Botticelli, Tiziano e Brueghel. E poi hanno pranzato insieme all'arcivescovo Mario Delpini.
    "Quando il cardinal Federico Borromeo fondò l'Ambrosiana, volle che essa operasse ad publicam utilitatem, per il bene comune, tradurremmo noi oggi. E anche questa iniziativa - ha spiegato il prefetto dell'Ambrosiana monsignor Marco Navoni - vuole essere un piccolo ma significativo esempio di come le istituzioni culturali della nostra città possano operare a utilità di tutti".
    Divisi in gruppi, i visitatori - che sono utenti dei servizi di Caritas Ambrosiana (Sam, centro diurno Bassanini - La Piazzetta, Rifugio di via Sammartini, Refettorio Ambrosiano, giornale di strada Scarp de' Tenis), della Casa della Carità e dell'Opera Cardinal Ferrari - hanno seguito il percorso "Maestri", poi nella Sala Federiciana, hanno ammirato 16 fogli originali del Codice Atlantico di Leonardo e del Ritratto di musico sempre del maestro di Vinci. Poi la benedizione dell'arcivescovo e il pranzo hanno concluso l'appuntamento.
    "L'elevazione dell'animo è propiziata dalle opere d'arte" ha osservato Delpini.
    "La prima visita, un anno fa, fu molto partecipata e apprezzata - ricordano Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana e presidente dell'Opera Cardinal Ferrari, e don Paolo Selmi, vicedirettore Caritas e presidente della Casa della Carità -. Naturale, dunque, ripetere l'esperienza".
    "Conosciamo bene tante persone che, per mille motivi, vivono ai margini della società - hanno aggiunto -: non sono portatori solo di bisogni materiali, ma anche di desideri, aspirazioni e valori che hanno a che fare con la conoscenza e con lo spirito".
   
   

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