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Morto Carlo Lucchina, storico dg della Sanità lombarda

Morto Carlo Lucchina, storico dg della Sanità lombarda

Per dieci anni alla guida dell'assessorato. Fontana e Bertolaso 'un punto di riferimento'. L'omaggio di Formigoni 'insostituibile'

MILANO, 24 dicembre 2024, 14:11

Redazione ANSA

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E' morto a Varese, la sua città, Carlo Lucchina, per dieci anni direttore dell'assessorato alla Sanità di Regione Lombardia.
    Nato l'8 dicembre 1949, dopo un inizio nel settore privato è entrato nella pubblica amministrazione nel 1970, quando è stato assunto alla Provincia di Varese, di cui è diventato direttore generale. Dopo una breve parentesi come direttore dell'ospedale di Circolo di Varese, è stato chiamato da Roberto Formigoni alla direzione dell'assessorato alla Sanità di Regione Lombardia dove è rimasto dal primo gennaio 2003 al 31 dicembre 2013, diventando un referente essenziale anche all'interno del sistema sanitario (ha fra l'altro fatto parte di diversi tavoli ministeriali come quello per la definizione dei lea). Coinvolto, e assolto, in diverse inchieste è stato uno degli attuatori della riforma della sanità lombarda.
    "Non mi do mai per vinto, per darmi per vinto devono ammazzarmi fisicamente" aveva detto con la sua voce roca da fumatore incallito. L'unica condanna lo scorso giugno in appello da parte della Corte dei Conti per il rifiuto della interruzione delle terapie che tenevano in vita Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo, che costrinse il padre a trasferirla in Friuli-Venezia Giulia. Lucchina è stato condannato a pagare all'erario i 175mila euro che il Pirellone ha dovuto risarcire a Englaro per il trasferimento. Ma anche in questo caso era pronto a valutare il ricorso in Cassazione.
    "Grazie al suo contributo - hanno sottolineato il governatore Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Guido Bertolaso - il nostro sistema sanitario regionale ha raggiunto livelli di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazionale. La sua dedizione e il suo impegno instancabile per il bene comune resteranno un punto di riferimento per tutti noi".
    "La sua vitalità, il suo dinamismo, la sua visione lungimirante, la sua determinazione e la sua autorevolezza lo hanno reso un esempio unico e ispiratore per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui", hanno aggiunto.
    "E' morto un grandissimo amico, forse il più grande esperto in materia di amministrazione sanitaria. E' stato il direttore generale della grande sanità lombarda" ha sottolineato Formigoni.
   

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