Quanto il cinema abbia il potere di
mostrare realtà difficili e quanto invece, anche agendo in buona
fede, possa manipolare la verità rischiando di spettacolarizzare
le difficoltà quotidiane di vite precarie, soprattutto quando il
soggetto del racconto sono bambini e ragazzi. E' l'equilibrio
sul quale si nuove Les pires, l'opera prima di Lise Akoka e
Romane Gueret che, dopo aver vinto a Cannes nella sezione Un
Certain Regard come miglior film, arriva alla Festa del cinema
di Roma in Alice nella città, con un'uscita prossimamente in
sala distribuita da Arthouse (I Wonder Pictures).
Il film nasce dall'esperienza delle due giovani cineaste per
il casting di giovani attori non professionisti realizzato per
un altro progetto e ruota proprio intorno alle riprese di un
lungometraggio ambientato a Picasso, quartiere popolare di
Boulogne-sur-mer. Il regista Gabriel (Johan Heldenbergh) ha
selezionato come protagonisti quattro ragazzi della zona, tutti
con storie complesse: la riservata Maylis (Melina
Vanderplancke), l'imprevedibile e umorale 12enne Ryan (Timeo
Mahaut), Jessy (Loic Pech), 17enne reduce da un periodo in
prigione e la più grande del gruppo Lily (Mallory Wanecque), che
ha perso il fratellino ed è oggetto di bullismo perché
considerata sessualmente promiscua. Il casting e le riprese
mescolano la finzione della storia alla vita dei ragazzi in un
quartiere nel quale molti si chiedono perché si debbano sempre
raccontare gli aspetti più negativi di una realtà.
"Il film nasce da una domanda che non ha risposta, come
rispettare i ragazzi in un racconto senza entrare nella loro
vita in maniera troppo violenta. Per quanto ci riguarda abbiamo
cercato di darci delle regole morali, come rispettarli il più
possibile nei loro tempi e i loro ritmi - spiega Lise Akoka
all'ANSA - e seguirli anche dopo le riprese, non lasciarli soli.
Ma il film racconta proprio come non volendo alle volte si vada
oltre". Mettendo "in primo piano il casting di questi bambini,
volevamo far vivere anche al pubblico la nostra esperienza. per
far comprendere la complessità di certi meccanismi".
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