/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Von der Leyen: 'La sicurezza Ue in crisi, è ora del coraggio'. Conte e M5s con cartelli contro il riarmo nell'Eurocamera

Von der Leyen: 'La sicurezza Ue in crisi, è ora del coraggio'. Conte e M5s con cartelli contro il riarmo nell'Eurocamera

La presidente della Commissione: 'Sappiamo che è nelle crisi che l'Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza'. Protesta silenziosa nella tribuna di Strasburgo

BRUXELLES, 12 marzo 2025, 10:44

Redazione ANSA

ANSACheck
Von der Leyen © ANSA/AFP

Von der Leyen © ANSA/AFP

"La pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata. Siamo di fronte ad una crisi della sicurezza europea. Ma sappiamo che è nelle crisi che l'Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. È il momento di una difesa comune. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio. E altre scelte difficili ci attendono. Il tempo delle illusioni è finito". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo in Plenaria al Parlamento europeo sul RearmEu.

 

"Al Consiglio europeo ho visto un livello di consenso sulla difesa europea che non solo non ha precedenti, era del tutto impensabile solo poche settimane fa. C'è una nuova consapevolezza che dobbiamo pensare in modo diverso e agire di conseguenza", ha osservato von der Leyen, aggiungendo: "L'ordine di sicurezza europeo è stato scosso e molte delle nostre illusioni vanno in frantumi. Dopo la fine della Guerra Fredda, alcuni credevano che la Russia potesse essere integrata nell'architettura economica e di sicurezza dell'Europa. Altri speravano di poter contare a tempo indeterminato sulla piena protezione dell'America. E così, abbiamo abbassato la guardia. Abbiamo ridotto la spesa per la difesa da una media di oltre il 3% a meno della metà". Von der Leyen ha poi citato Alcide de Gasperi sottolineando la necessità di una difesa comune "come deterrente" per chi minaccia l'Europa unita.

"Vogliamo tirare fuori ogni singola leva finanziaria che abbiamo, per rafforzare e accelerare la nostra produzione di difesa. Con il piano Rearm Europe possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro", ha ribadito la presidente della Commissione Ue che si è poi soffermata su alcuni punti del RearmEU. "In primo luogo, la clausola di salvaguardia nazionale. Vorrei iniziare con il motivo per cui è fondamentale mobilitare i bilanci nazionali. Oggi spendiamo poco meno del 2% del nostro Pil per la difesa. Tutte le analisi concordano sul fatto che dobbiamo muovere più del 3%. L'intero bilancio europeo raggiunge solo l'1% del nostro Pil. È quindi ovvio che la maggior parte di nuovi investimenti può provenire solo dagli Stati membri. Ecco perché stiamo attivando la clausola di salvaguardia nazionale. Si tratta di un nuovo strumento creato solo l'anno scorso. E noi proponiamo di attivarlo in modo controllato, limitato nel tempo e coordinato, per tutti gli Stati membri. Questo può trasformare i nostri bilanci della difesa in modo rapido ed efficace. Gli Stati membri potrebbero mobilitare fino a 650 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, aggiungendo l'1,5% del PIL ai loro bilanci della difesa in quattro anni", ha sottolineato. "In secondo luogo, il Consiglio europeo ha approvato la nostra proposta di un nuovo strumento finanziario. Lo abbiamo chiamato Safe. Security Action for Europe. Offriamo agli Stati membri fino a 150 miliardi di euro in prestiti - per investire seguendo alcuni principi di base. Potrebbero concentrarsi su alcuni domini di capacità strategica selezionati, dalla dalla difesa aerea ai droni, dagli strumenti strategici al cyber, per citarne alcuni, in modo da massimizzare l'impatto dei nostri investimenti. Questi prestiti dovrebbero finanziare gli acquisti presso i produttori europei, per contribuire al rilancio della nostra industria della difesa", ha quindi aggiunto.

 L'utilizzo dei fondi di di coesione per il RearmEu "è una possibilità che stiamo offrendo agli Stati membri. Gli Stati membri avranno la possibilità di reindirizzare alcuni dei loro fondi non impegnati verso progetti legati alla difesa. Potrebbe trattarsi di infrastrutture o di ricerca e sviluppo. Si tratta di una scelta volontaria. Spetterà al Parlamento e al Consiglio decidere su questa opzione aggiuntiva", ha aggiunto von der Leyen, parlando alla Plenaria del Pe. "Per lo stesso motivo, Rearm Europe prevede anche misure per mobilitare gli investimenti privati, con la Banca europea per gli investimenti e l'imminente Unione del risparmio e degli investimenti. Permettetemi di aggiungere che he tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività", ha sottolineato von der Leyen. "Tutti vorremmo vivere in tempi più tranquilli. Ma sono fiducioso che, se liberiamo la nostra potenza industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di danneggiarci. È tempo di costruire un'Unione Europea di Difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l'unità e la forza", ha concluso.

"Putin ha dimostrato di essere un vicino ostile, non ci si può fidare di lui, si può solo dissuaderlo. Sappiamo che il complesso militare russo sta superando il nostro. La produzione Europa è ancora su un ordine di grandezza inferiore. E al di là delle capacità tradizionali, la gamma di minacce che dobbiamo affrontare si allarga di giorno in giorno", ha detto von der Leyen in un passaggio del suo intervento alla Plenaria. 

La plenaria del Pe

Weber: 'Bypassare l'Eurocamera sul riarmo è un errore'

"Quanto successo alla Casa Bianca due settimane fa è uno scandalo, dire che l'Ucraina ha colpa della guerra è una bugia e noi come europei dobbiamo difendere la verità. Dopo quello che è successo nello Studio Ovale è evidente che ormai siamo da soli", ha detto il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, parlando in aula a Strasburgo al dibattito sulla difesa Ue.

"Abbiamo bisogno di progetti comuni a livello Ue come difesa missilistica, anti droni o un sistema satellitare, non possiamo dipendere dagli Usa. A me piacerebbe vedere delle truppe con la bandiera Ue ma questo nel piano ancora non c'è, il compito della nostra generazione è creare un vera e propria unione della difesa, e il Ppe è pronto a fare la sua parte", ha spiegato Weber. Il leader dei Popolari ha tuttavia sottolineato: "L'Unione europea di difesa è per difendere la nostra democrazia. E' necessaria una legittimità ancora più democratica del processo. Il Parlamento deve essere pienamente coinvolto. Bypassare il Parlamento con l'articolo 122 è un errore". "Nel caso in cui Trump ci inviti alla trattativa di pace chi parlerà per l'Europa? Von der Leyen? Costa? Merz? Macron? In futuro dovranno essere i cittadini a eleggere il presidente della commissione, abbiamo bisogno di guardare oltre, è il momento di pensare in grande", ha spiegato Weber.

Il Pd tratta sul testo del Pe sul riarmo: 'No a 3% del Pil' e 'difesa comune'

"Il rafforzamento della sicurezza e della difesa dell'Europa deve richiedere non solo un semplice aumento di ambizione e azione" ma investire "in modo coordinato e integrato, sfruttando appieno le competenze complementari di tutti gli attori in Europa, inclusa la Nato, realizzando una difesa europea comune". E' quanto recita uno degli emendamenti proposti dal Partito democratico per modificare il testo sulla difesa Ue al voto a Strasburgo mercoledì mattina. Lo apprende l'ANSA da fonti parlamentari. Un altro emendamento inserito dai negoziatori dem, per tentare un possibile sostegno al testo, richiede di levare dal testo la richiesta "agli Stati membri di aumentare almeno al 3% del Pil la spesa per la difesa", in favore di "dare la priorità alle iniziative comuni europee". Un ultimo emendamento al testo comune, già negoziato dalla maggioranza Ue che comprende anche il gruppo socialisti di cui fa parte il Pd, chiede di aggiungere che gli investimenti crescenti nella sicurezza e difesa si aggiungano agli importanti investimenti nella coesione sociale e nel benessere, e non li sostituiscano".

Costa: 'Il piano permette sia la spesa nella difesa sia nel sociale'

Gli Stati membri e l'Unione Europea non devono scegliere se "investire nella pace" o nel campo sociale, come "la salute e gli alloggi", poiché il piano presentato dalla Commissione e approvato dai leader al vertice Ue "permette di fare entrambe le cose". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa all'Eurocamera precisando però che "la pace senza la difesa è un'illusione".

Costa, poi, ha detto che la difesa "va oltre il riarmo" e comprende gli investimenti "nell'autonomia strategica, la riduzione delle dipendenze energetiche e la protezione delle frontiere". "Al vertice Ue è stato compiuto un primo passo".

Von der Leyen alla Plenaria del Pe

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.