In secondo grado, la Corte
d'Appello di Bologna ha confermato la condanna, in abbreviato, a
12 anni di reclusione, per Silvia Pedrazzini e Riccardo Guida,
39 e 44 anni. Sono la figlia e il genero di Giuseppe Pedrazzini,
il 77enne ritrovato morto l'11 maggio 2022 a Cerrè Marabino di
Toano, nell'Appennino Reggiano, in un pozzo, vicino
all'abitazione, che era stato chiuso con una pesante lastra di
ferro.
La coppia - che era collegata in video con l'aula di Bologna
- è accusata di maltrattamenti aggravati, sequestro di persona
(per averlo tenuto in casa impedendogli di comunicare con
parenti e amici), truffa ai danni dello Stato (per aver
continuato a intascare la pensione della vittima) e soppressione
di cadavere.
Nel frattempo, con rito ordinario, davanti al tribunale di
Reggio Emilia è partito anche il processo che vede imputata la
vedova di Pedrazzini, Marta Ghilardini, con le stesse accuse.
La difesa dei coniugi, rappresentata dall'avvocato Ernesto
D'Andrea, ha annunciato che farà ricorso in Cassazione. I due
continuano a professarsi innocenti.
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