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Serrande abbassate e manifesti funebri, "è morto il commercio"

Serrande abbassate e manifesti funebri, "è morto il commercio"

A Ercolano iniziativa esercenti per chiedere interventi celeri

ERCOLANO (NAPOLI), 14 gennaio 2025, 13:03

Redazione ANSA

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Serrande semichiuse o in alcuni casi del tutto abbassate per sollecitare interventi celeri a favore del commercio: così, dalle 11.00 alle 12.00, a Ercolano, numerosi esercenti hanno voluto far sentire la propria voce, stanchi di subire perdite economiche in assenza di un recupero del tessuto commerciale.
    Alle vetrine dei negozi di via IV Novembre, corso Italia, il cuore pulsante del commercio ma anche in via Marconi e altre strade del territorio, sono state affissi manifesti funebri, e un cartello firmato da Associazione pro Imprese - Ercolano Viva e Associazione Commercianti Borgo Scavi sul quale si legge: "L'amministrazione, in questi anni, non avendo una visione ampia della città, non ha creato alcun evento sistemico, frutto di una programmazione efficace, capace di attirare visitatori da altre città, comprese quelle limitrofe" E ancora: "Ad Ercolano regna la desertificazione strategica: tante le strade caratterizzate da un'intensiva presenza di attività commerciali (partendo dal centro città come Via Marconi, Via Panoramica, Via Venuti, Via Pugliano, Via IV Novembre, Corso Italia, parte del Corso Resina ed alcuni tratti delle periferie) che sono oggi segnate dall'assenza, palesemente voluta, di momenti di aggregazione capaci di trattenere per ore le persone in zona incentivando così le aziende".
    A prendere la parola Ciro Santoro, consigliere comunale di Azione e imprenditore di un negozio di cartoleria, le cui serrande sono rimaste semichiuse: "L'iniziativa nasce a seguito degli effetti che il commercio ha subito nel periodo delle festività natalizie dove la desertificazione del territorio ha penalizzato fortemente le entrate e anche il periodo natalizio, nel quale vi sono maggiori aspettative per tutte le categorie commerciali. Oggi non solo chiediamo una maggiore partecipazione e un maggiore confronto con l'ente comunale ma anche la necessità di trovare, da parte dell'ente, una maggiore determinazione per tutta quella serie di servizi che oramai non vengono più resi al territorio: trasporto pubblico, l'Eav, la questione legata alla ztl che ha pregiudicato il commercio nella nostra città".
   

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