Nuova vita per il "Sant'Elmo", tra
i decani dei rimorchiatori napoletani che nella sua lunga
attività ha partecipato anche al recupero de "La Signora del
Vento", il veliero italiano più grande dopo l'Amerigo Vespucci,
finito alla deriva nel 2019 contro la banchina del porto di
Gaeta, durante il maltempo che ha flagellato anche la provincia
di Latina.
Il "Sant'Elmo" è un'unità fondamentale per le operazioni
portuali e marittime nel Golfo di Napoli. La Compagnia
Rimorchiatori Napoletani, che ne è proprietaria, è una delle
realtà più importanti nel settore dei servizi marittimi in
Italia.
I lavori di refitting effettuati da Piloda Shipyard sul
"Sant'Elmo" hanno richiesto un elevato sforzo di pianificazione
e coordinamento che ha consentito di realizzare l'opera con
precisione e puntualità.
"E' stato un lavoro di squadra che ha permesso di dare nuova
vita al Sant'Elmo - le parole di Donato di Palo, Ceo della
divisione Shipyard di Piloda Group - Attualmente sono stati
completati i lavori previsti nella specifica iniziale; il
Sant'Elmo resta ancora in cantiere perché l'armatore ha
richiesto ulteriori lavori in corso d'opera. Speriamo ora che il
buon esito di questa sessione di lavori possa porre le basi per
un futuro accordo quadro. Dei tre rimorchiatori gemelli
(Sant'Elmo, Punta Scutolo e Punta Campanella) i primi due stanno
già eseguendo lavori nei cantieri PILODA".
Il "Sant'Elmo" fa parte della prima serie di rimorchiatori
azimutali, tra i primi in Italia. Un propulsore azimutale è un
propulsore navale che può essere ruotato attorno ad un asse
verticale (da qui il nome) e pertanto orientato in una qualsiasi
direzione orizzontale, rendendo inutile la presenza del timone.
"Quei motori, quelle murate, quei ponti trasudano storia, che
è anche la nostra storia e Pilota Shipyard è orgogliosa di aver
partecipato al refitting di una delle imbarcazioni più
rappresentative del porto napoletano e non solo".
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