"Più passano i giorni e maggiore
è il rischio che le straordinarie opportunità offerte alla
Calabria dal Pnrr si trasformino in un triste elenco di ennesime
occasioni perdute. Sono mesi che come Filca-Cisl denunciamo i
ritardi ingiustificati, gli ingorghi burocratici delle pratiche,
l'inadeguatezza di molte amministrazioni locali nel redigere i
bandi. È bene che ognuno faccia uno sforzo senza precedenti,
ciascuno per la propria parte, e si arrivi presto ad un utilizzo
completo, rapido e virtuoso delle ingenti risorse messe a
disposizione del territorio". Lo ha dichiarato Ottavio De Luca,
segretario nazionale Filca-Cisl e reggente Filca-Cisl Calabria.
"Ci sentiamo ripetere da una vita - prosegue De Luca - del grave
gap infrastrutturale della Calabria rispetto alle altre regioni
meridionali e al centro-nord Italia. L'elenco delle opere che è
necessario avviare o completare è lunghissimo, a partire dalla
Tav Salerno-Reggio e dalla Strada statale Jonica 106. Ai
problemi di sempre ora si aggiungono la carenza di materie
prime, il caro materiali, la difficoltà nel trovare manodopera
qualificata. Su tutti questi temi abbiamo lanciato a livello
nazionale proposte serie e condivise, che se messe in pratica,
consentirebbero di superare questa pericolosa fase di stallo.
Anche a livello regionale, però, è indispensabile una sinergia
tra tutti i soggetti protagonisti: Regione, enti locali,
imprese, sindacati, banche, società civile".
"Per questo - sottolinea il reggente della Filca Calabria -
apprezziamo e sosteniamo con forza la proposta lanciata al
congresso della Cisl Calabria dal segretario generale Luigi
Sbarra, di una sorta di 'Contratto per la Calabria', vale a dire
un accordo che consenta di utilizzare al meglio le risorse del
Pnrr, assicurandone un utilizzo virtuoso. L'obiettivo è duplice:
spendere presto e bene i finanziamenti e garantire al contempo
la sicurezza dei lavoratori. Una sfida raccolta coraggiosamente
anche dalla Cisl regionale, guidata da Tonino Russo. La Calabria
non può permettersi di perdere anche questo treno: realizzare le
infrastrutture in programma comporterebbe benefici per tutti,
aziende, lavoratori, collettività, consentendo così il rilancio
dell'economia regionale e di tutto il Mezzogiorno".
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