"Pescara è ormai una città fuori
controllo, in centro gli accoltellamenti sono all'ordine del
giorno, l'ultimo tra domenica e lunedì sulla Tiburtina a seguito
di una lite per un monopattino, nelle periferie (come in centro)
si spaccia droga notte e giorno e i boss detengono un controllo
delle piazze di spaccio con un fare criminale che fa paura alla
gente onesta". A parlare è Domenico Pettinari, presidente del
Movimento Politico "Pettinari per l'Abruzzo, capogruppo
consiliare al Comune di Pescara, secondo il quale nel capoluogo
adriatico "servirebbero almeno due pattuglie in più per turno
per garantire il controllo pieno del territorio e per consentire
agli uomini delle forze dell'ordine di intervenire per sedare
risse anche violente".
"Questa notte sono andate a fuoco altre due macchine al
civico 42 di Via Caduti per Servizio - segnala in una nota
Pettinari - Una delle due macchine si trovava vicino al tubo del
gas e solo l'intervento immediato di un condomino che ha
prontamente scaricato secchi d'acqua ha evitato il peggio. Ormai
in Via Caduti per Servizio abbiamo perso il conto delle macchine
date a fuoco".
"Da anni sto combattendo una battaglia di legalità e civiltà
in questi luoghi - prosegue la nota di Pettinari - Sto
rischiando anche la mia vita per dire con forza che in questo
quartiere c'è un'emergenza sicurezza imponente, ci sono famiglie
di pregiudicati che spacciano droga a tutte le ore del giorno e
della notte e che utilizzano la strada come un autodromo".
"Mi fa sorridere che esponenti della maggioranza in Consiglio
comunale scoprano solo ora che a Pescara c'è un problema legato
alla droga per aver letto l'ultima inchiesta su Rancitelli dove
una famiglia di rom cedeva oltre 300 dosi al giorno per migliaia
di euro. Dov'erano questi politici - conclude il consigliere
comunale di opposizione - quando per anni andavo sotto le case
dei criminali mercanti di droga a gridare che lì si spacciava
anche con incassi di tremila euro a famiglia al giorno?".
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