Bahia Blanca è una città argentina
della provincia di Buenos Aires, affacciata sull'Atlantico. Il
16 dicembre scorso una devastante tempesta ha colpito la zona,
mietendo vittime e distruggendo tutto ciò che incontrava. Il
barrio di Tierras Argentinas, nella periferia a nord-ovest della
città, è stato uno dei quartieri più colpiti. Sono 1.200 che le
famiglie che hanno lasciato tutto ciò che possedevano sotto le
macerie. A dare loro una prima risposta sarà il progetto
"Emergenza Argentina - Bahia Blanca", promosso dalla Fondazione
Volontariato Giovani e Solidarietà Ets e sostenuto dalla
Fondazione Roma.
La sfida per la onlus romana - nata nel 2006 per volontà
delle Salesiane di Don Bosco e dell'associazione Vides
Internazionale - è quella di riuscire a dare un tetto alle
famiglie più bisognose entro la fine di marzo, prima
dell'avvento della stagione fredda, impossibile da affrontare
senza disporre di un rifugio sicuro. Una sfida che la Fondazione
Roma - presieduta da Franco Parasassi e impegnata nel sostegno a
interventi di grande impatto sociale in vari settori, tra cui la
sanità, l'assistenza alle categorie sociali deboli e
l'istruzione - ha deciso di sostenere. "Siamo particolarmente
orgogliosi - dichiara il presidente - di concorrere alla
realizzazione di un progetto umanitario così importante, che
vuole offrire alle persone colpite da una grave catastrofe
naturale un luogo sicuro in cui vivere. Come Fondazione Roma, in
sinergia con i soggetti privati no profit più dinamici della
realtà locale, nazionale e internazionale, siamo sempre in prima
linea nell'assistenza alle persone e alle comunità più deboli,
offrendo il nostro contributo e mettendo a disposizione risorse
a presidio della dignità di ogni persona e del soddisfacimento
delle esigenze primarie".
Ha preso così il via una vitale corsa contro il tempo: è
stata effettuata un'analisi dei bisogni e sono state
identificate le persone che stanno vivendo le situazioni più
critiche. I materiali da costruzione devono essere acquistati
entro la prima settimana di marzo per garantire che le nuove
abitazioni siano pronte entro la fine del mese e le famiglie
possano lasciare gli attuali ricoveri di fortuna. Sei famiglie
saranno le prime a beneficiare della ricostruzione delle
abitazioni distrutte dalla tempesta, per un totale di 61 persone
direttamente coinvolte.
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