(di Manuela Tulli)
E' tra i palazzi più
belli di Roma, nel pieno centro storico, a due passi dalla
popolare Piazza Campo de' Fiori. E' la Cancelleria: un palazzo
immenso, ricco di tesori d'arte e di storia, che ospita i
tribunali della Santa Sede, ovvero la Rota Romana, la
Penitenzieria Apostolica e la Segnatura Apostolica. Oggi ha
eccezionalmente aperto le porte alla stampa internazionale
accreditata in Vaticano.
Il presidente dell'Apsa, monsignor Nunzio Galantino, parte
dalla richiesta di Papa Francesco di perseguire sempre "la
trasparenza nell'amministrazione. E io non credo che consista
solo nella pubblicazione dei bilanci. Abbiamo un patrimonio che
trasmette bellezza, storia, emozioni, e farlo conoscere
significa fare buona amministrazione". Il presidente
dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica,
facendo riferimento al bilancio appena pubblicato, ricorda che
si dà conto di un patrimonio immobiliare di un milione e mezzo
di metri quadri. "Ma il sessanta per cento è a canone nullo
perché utilizzato per scopi istituzionali proprio come la
Cancelleria", sottolinea.
Il palazzo è tra gli esempi di architettura rinascimentale
più pregiati di Roma. A volerlo e a realizzarlo fu, alla fine
del 1400, il cardinale Raffaele Riario, camerlengo di Papa Sisto
IV (che era anche suo zio). Incantano le dimensioni e le
decorazioni. Basti pensare che la più importante sala di
rappresentanza, la Riaria appunto, dal nome del cardinale, è più
grande della Sala Clementina del Palazzo apostolico. Come se il
porporato avesse bisogno di un luogo di rappresentanza più ampio
dello stesso Papa...
Tra le stanze più pregiate c'è il Salone d'Onore affrescato
da Giorgio Vasari alla metà del 1500. Nei dipinti c'è un gioco
di scale e di ombre che dà l'idea di essere come in mezzo ad un
teatro. La leggenda racconta che Vasari compì l'opera in soli
cento giorni per rispettare le richieste del committente.
Vantandosi di questo con Michelangelo ricevette da questi la
sarcastica risposta: "E si vede".
Nel piano 'nobile' trovano spazio oggi gli uffici della Sacra
Rota e quelli della Penitenzieria. I fascicoli dei dossier da
esaminare sono in bell'ordine sugli scaffali di legno pregiato.
Si respira l'aria dei secoli scorsi ma questi luoghi sono a
tutti gli effetti degli uffici. "E' difficile trasformare questo
palazzo in un luogo turistico perché, a parte visite
straordinarie come quella di oggi, non si può pensare di
trasferire le istituzioni vaticane che sono qui altrove", spiega
Galantino.
Nei sotterranei ci sono i resti della basilica paleocristiana
sulle cui basi fu poi elevata la basilica, successivamente
spostata lateralmente, l'attuale chiesa di San Lorenzo in
Damaso. Restano tracce anche del canale artificiale sul quale
sono state articolate le fondamenta dello storico palazzo. Tra
le curiosità c'è un balconcino non affacciato sulla principale
piazza della Cancelleria ma un po' lateralmente. Da qui si
potevano vedere i fedeli che per il Giubileo andavano a San
Pietro e quella strada per questo nel tempo fu denominata Via
del Pellegrino.
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