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La Cancelleria, il patrimonio della S.Sede è per il mondo

La Cancelleria, il patrimonio della S.Sede è per il mondo

Galantino (Apsa), trasparenza è anche far conoscere la bellezza

CITTÀ DEL VATICANO, 12 settembre 2023, 16:32

Redazione ANSA

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(di Manuela Tulli) E' tra i palazzi più belli di Roma, nel pieno centro storico, a due passi dalla popolare Piazza Campo de' Fiori. E' la Cancelleria: un palazzo immenso, ricco di tesori d'arte e di storia, che ospita i tribunali della Santa Sede, ovvero la Rota Romana, la Penitenzieria Apostolica e la Segnatura Apostolica. Oggi ha eccezionalmente aperto le porte alla stampa internazionale accreditata in Vaticano.
    Il presidente dell'Apsa, monsignor Nunzio Galantino, parte dalla richiesta di Papa Francesco di perseguire sempre "la trasparenza nell'amministrazione. E io non credo che consista solo nella pubblicazione dei bilanci. Abbiamo un patrimonio che trasmette bellezza, storia, emozioni, e farlo conoscere significa fare buona amministrazione". Il presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, facendo riferimento al bilancio appena pubblicato, ricorda che si dà conto di un patrimonio immobiliare di un milione e mezzo di metri quadri. "Ma il sessanta per cento è a canone nullo perché utilizzato per scopi istituzionali proprio come la Cancelleria", sottolinea.
    Il palazzo è tra gli esempi di architettura rinascimentale più pregiati di Roma. A volerlo e a realizzarlo fu, alla fine del 1400, il cardinale Raffaele Riario, camerlengo di Papa Sisto IV (che era anche suo zio). Incantano le dimensioni e le decorazioni. Basti pensare che la più importante sala di rappresentanza, la Riaria appunto, dal nome del cardinale, è più grande della Sala Clementina del Palazzo apostolico. Come se il porporato avesse bisogno di un luogo di rappresentanza più ampio dello stesso Papa...
    Tra le stanze più pregiate c'è il Salone d'Onore affrescato da Giorgio Vasari alla metà del 1500. Nei dipinti c'è un gioco di scale e di ombre che dà l'idea di essere come in mezzo ad un teatro. La leggenda racconta che Vasari compì l'opera in soli cento giorni per rispettare le richieste del committente.
    Vantandosi di questo con Michelangelo ricevette da questi la sarcastica risposta: "E si vede".
    Nel piano 'nobile' trovano spazio oggi gli uffici della Sacra Rota e quelli della Penitenzieria. I fascicoli dei dossier da esaminare sono in bell'ordine sugli scaffali di legno pregiato.
    Si respira l'aria dei secoli scorsi ma questi luoghi sono a tutti gli effetti degli uffici. "E' difficile trasformare questo palazzo in un luogo turistico perché, a parte visite straordinarie come quella di oggi, non si può pensare di trasferire le istituzioni vaticane che sono qui altrove", spiega Galantino.
    Nei sotterranei ci sono i resti della basilica paleocristiana sulle cui basi fu poi elevata la basilica, successivamente spostata lateralmente, l'attuale chiesa di San Lorenzo in Damaso. Restano tracce anche del canale artificiale sul quale sono state articolate le fondamenta dello storico palazzo. Tra le curiosità c'è un balconcino non affacciato sulla principale piazza della Cancelleria ma un po' lateralmente. Da qui si potevano vedere i fedeli che per il Giubileo andavano a San Pietro e quella strada per questo nel tempo fu denominata Via del Pellegrino.
   

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