"Le regioni sono il cuore pulsante
dell'Europa. La politica di coesione non è solo uno strumento
tecnico, ma un veicolo di valori fondamentali come inclusione e
solidarietà. È essenziale che continui a essere vicina ai
cittadini e alle loro esigenze". Così l'assessore agli Affari
europei, Luciano Caveri, dopo che i rappresentanti di 144
regioni provenienti da 17 Stati membri dell'Unione europea hanno
inviato una lettera congiunta ai vicepresidenti della
Commissione Europea Raffaele Fitto, Roxana Mînzatu e al
commissario europeo Piotr Serafin, per sottolineare l'importanza
strategica della politica di coesione post-2027.
La lettera mira a "rafforzare il dialogo con la Commissione,
affinché le politiche europee possano rispondere in modo
efficace alle sfide attuali e future dei territori e dei
cittadini".
Le regioni hanno ribadito il loro "ruolo centrale nel
connettere l'Europa con i cittadini, ricordando che circa il 70%
delle politiche europee ha un impatto diretto a livello locale e
regionale". La politica di coesione, secondo i firmatari, è
"essenziale per affrontare le transizioni climatiche, digitali e
demografiche, promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo
in tutte le aree dell'Ue".
Tra le principali richieste avanzate dalle regioni vi sono una
politica di coesione accessibile a tutte le regioni, che
rispetti i principi di partenariato e decentramento decisionale;
un bilancio adeguato per sostenere gli investimenti necessari
nei territori, garantendo pari opportunità; un dialogo più
intenso tra le regioni e la Commissione per migliorare la
programmazione post-2027.
Le regioni europee confermano il loro "impegno a lavorare in
sinergia con le istituzioni europee per garantire il successo
della politica di coesione e la crescita equilibrata dell'intero
territorio dell'Unione Europea". E stato richiesto ai commissari
un incontro politico a fine gennaio 2025 per discutere
ulteriormente delle prospettive della politica di coesione.
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