"Alla luce di ciò che ha deliberato il Consiglio regionale dobbiamo fare una riflessione". Lo dice il segretario della Funzione pubblica della Cgil, Igor De Belli, in riferimento al piano salute e benessere 2022/2025 e in particolare alla parte in cui si propone di avviare un'analisi per definire una norma da presentare in commissione paritetica, per trasferire alla regione competenze in merito alla contrattazione collettiva del personale impiegato nel Servizio sanitario regionale.
"In sanità il contratto collettivo nazionale è imprescindibile - prosegue De Belli - anche perché con il contratto collettivo nazionale siamo andati avanti (infatti i vigili del fuoco e corpo forestale vogliono lasciarsi alle spalle quello regionale e tornare a quello nazionale) mentre con il contratto collettivo regionale si è rimasti indietro".
Discorso diverso per "i contratti integrativi sulla stregua di quanto è accaduto ultimamente nel Vallese, sono migliorativi e apportano migliorie al Contratto collettivo nazionale, ma pensare di accantonare il Ccnl e sostituirlo con quello regionale per la funzione pubblica della Cgil non c'è neanche da discutere, il contratto collettivo nazionale non si tocca", conclude il sindacalista.
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