In modalità 'videoconferenza'
dalla sala 'Brugnoli' di Palazzo Cesaroni ed in diretta su
YouTube si è svolto questa mattina il secondo ciclo di incontri,
dei quattro previsti, promossi dalla Commissione speciale per le
riforme statutarie, presieduta da Daniele Carissimi, sul tema:
"I 50 anni dello Statuto regionale. Resilienza o debolezza?
Analisi e prospettive di riforma".
I lavori, incentrati su audizioni di illustri accademici,
coordinati dallo stesso presidente Carissimi, hanno riguardato
approfondimenti e proposte sui titoli IV (Rapporti Regione -
Enti locali), V (Ordinamento amministrativo) e VI (Sistema delle
fonti) dello Statuto regionale.
Sono intervenuti: Antonio D'Atena (UniRoma 2) "La funzione
normativa regionale tra presente e futuro"; Ludovico Mazzaroli
(Uniud) "La funzione legislativa e regolamentare della Regione
nell'ordinamento multilivello"; Francesco Manganaro (Università
della Calabria) "Partecipazione, coesione sociale, accesso); Ida
Nicotra (Unict) "Principio trasparenza e pubblicità sedute
dell'Aula e delle Commissioni"; Marina D'Orsogna (Università
Teramo) "La sfida del Recovery plan per la Regione"; Juri Rosi
(segretario generale Assemblea legislativa dell'Umbria) "Nuovo
Statuto regionale e principali problemi applicativi".
Il segretario generale dell'Assemblea legislativa, Juri Rosi,
ha tracciato - secondo quanto riferisce un comunicato della
Regione - una ricognizione sulle principali problematiche di una
Carta statutaria con 16 anni di vita, evidenziando, in
particolare, tutte le ipotesi di modifica esaminate nel corso
della precedente, Decima legislatura, conclusasi anticipatamente
nel 2019, non riuscendo a votare anche in seconda lettura le
modifiche previste, frutto di una lunga fase di esame in
Commissione.
"Dopo tanti anni di vita del nostro Statuto - ha detto Rosi -
ci sono aspetti che possono meritare una riconsiderazione. Tra
le questioni di nuova introduzione si potrebbe pensare ai
principi relativi alla 'transizione digitale', che deve
riguardare l'intera azione amministrativa con ricadute
sull'intero territorio regionale".
Il presidente della Commissione, Daniele Carissimi ha
definito "molteplici ed interessantissimi gli spunti emersi
dalle audizioni. Gli autorevoli esponenti accademici intervenuti
si sono calati sui principi del Recovery fund. Di rilevante
importanza, quindi, è pensare ad una riforma statutaria che si
rivolge alle nuove generazioni. Importantissimo è stato dunque
affrontare il tema della svolta digitale, dello sviluppo
sostenibile e di tutte le regole operative che quotidianamente
siamo chiamati ad affrontare, in termini di istituti di
partecipazione, consultazione, consentendo così al pubblico
anche ipotesi di democrazia diretta, per poter partecipare non
solo ai lavori dell'Assemblea, ma anche a quelli delle
Commissioni. Nella prossime due audizioni completeremo il
cerchio".
I prossimi due appuntamenti sono stati programmati per l'11
ed il 25 giugno.
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