"Più che 'operazione verità'
quella avviata dalla sinistra sui conti della sanità umbra
sembra essere una 'operazione mistificazione' viste le notizie
che stanno uscendo in questi giorni. I dati della loro analisi
verranno resi noti soltanto dopo il 31 gennaio, come più volte
dichiarato dalla stessa presidente Proietti, tuttavia due
settimane prima del termine, quindi in assenza dei dovuti
approfondimenti su un tema così delicato e complesso, sono state
fatte trapelare di proposito alla stampa delle notizie
frammentate e delle cifre senza alcun fondamento": a sostenerlo
sono i consiglieri regionali di opposizione Paola Agabiti
Urbani,
Nilo Arcudi, Matteo Giambartolomei, Enrico Melasecche Germini,
Eleonora Pace, Laura Pernazza, Andrea Romizi e Donatella Tesei.
"Lo scopo è evidente, quello di denigrare il lavoro svolto in
passato e garantirsi un appiglio con il quale giustificare i
fallimenti delle fantasmagoriche promesse in materia di sanità
sui quali la sinistra andrà a sbattere nel prossimo futuro,
iniziando da quello relativo all'azzeramento delle liste di
attesa entro la fine del mese di marzo" affermano in una nota
congiunta.
"Nella valutazione rispetto al presunto passivo della sanità
regionale nel 2024 - scrivono i consiglieri d'opposizione -, le
cifre in nostro possesso sono totalmente diverse. Innanzitutto
giova ricordare che l'Umbria della gestione Tesei ha sempre
chiuso bilanci regionali virtuosi, come risaputo e certificato
da tutte le autorità di controllo, fino all'ultimo bilancio
sanitario disponibile, il 2023, che come reso noto dalla stampa
sulla base della relazione Mef di qualche giorno fa, è in attivo
e considerabile tra i migliori bilanci regionali italiani in
rapporto alla popolazione. Sullo scorso anno, invece, alla fine
della legislatura Tesei, gli uffici hanno prodotto un quadro
riepilogativo della situazione economico-finanziaria della
sanità umbra per il 2024. Un'analisi strutturata, approfondita e
priva di qualsiasi vizio interpretativo di natura politica, al
contrario di quanto sta accadendo oggi, che ha evidenziato un
bilancio complessivo di esercizio potenzialmente pari a -40
milioni di euro su 2 miliardi di fondo destinato, piccolo
sbilancio colmabile, come ogni anno, prima della chiusura dello
stesso con i fondi sanitari già reperiti dalla Regione insieme
al Governo nazionale. Una situazione quindi completamente sotto
controllo, almeno fino alle elezioni, che il precedente governo
regionale, se rieletto, avrebbe saputo gestire in sicurezza e
senza alcun rischio di commissariamento, ma soprattutto
enormemente migliore rispetto ai conti ereditati dalla sinistra
e alle tante criticità che altre regioni in Italia stanno
affrontando. Tra l'altro, i maggiori costi della Regione Umbria
nel 2024, sono dovuti anche a una maggiore spesa per aumento del
costo del personale medico e sanitario, quindi più assunzioni e
più stabilizzazioni rispetto al passato come evidenziato dal
report e ad una maggiore spesa per farmaci e cure. Doveroso
ricordare che, nel novembre del 2019, dopo quasi 50 anni di
sinistra al potere, abbiamo dovuto ripianare invece una vera e
propria voragine gestionale della sanità umbra che ammontava ad
oltre 100 milioni di euro l'anno. Senza contare tutti i vincoli
imposti da un contesto avvilito dalle note vicende giudiziarie
di Concorsopoli e determinato dal blocco di assunzioni e di
investimenti nella sanità che i commissari governativi avevano
imposto. Se vogliamo parlare di 'operazione verità' è necessario
scavare a fondo della questione, approfondire i numeri reali,
carte e relazioni degli uffici alla mano (di cui disponiamo), ed
evitare di ricorrere a narrazioni pre impostate per non
realizzare quanto promesso agli elettori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA